Sono di nuovo a Offida, a visitare l’azienda Aurora, due anni dopo la mia prima visita. È sempre un piacere essere qui, e oramai mi sento un po’ di casa. Come l’altra volta, è Federico Pignati ad accogliermi.
“L’azienda Aurora è nata nel 1979. Eravamo un gruppo di amici, poi diventati soci, che si sono messi insieme per lavorare in modo diverso; volevamo un lavoro in cui ci si potesse aiutare reciprocamente, che avesse riguardo per la persona, senza alcun tipo di sfruttamento.
Fare gli agricoltori è stata una scelta molto razionale. L’idea di fondo era quella di lavorare insieme, cercavamo un lavoro di solidarietà, che ci coinvolgesse tutti. Poi, discutendo tra di noi, ci siamo detti “in agricoltura, male che va, mangiamo”.
Siamo stati fortunati, abbiamo trovato il primo pezzo di terreno, con una cascina mezzo diroccata, ad un prezzo che potevamo permetterci. Abbiamo lavorato tanto, e tutto è venuto poi di conseguenza. Oggi possediamo trentadue ettari di terreno; dieci di vigneto, quasi tre di uliveto, due di frutta, soprattutto albicocche, cinque di seminativo, e poi bosco e calanchi, formazioni tipiche della zona, causate dall’erosione. Per i nostri visitatori c’è un agriturismo, con quindici posti letto.
Siamo partiti con l’idea di praticare un’agricoltura biologica; l’ultima cosa chimica entrata nelle nostre vigne è stata un concime a base di urea, nel 1980.
Noi abbiamo, come vitigni da uva rossa, Montepulciano, Sangiovese e Ciliegiolo, e da uve bianche Pecorino, Passerina e Trebbiano, tutti vitigni autoctoni del centro-Italia. Trasformiamo solo uve di nostra produzione, realizzando solo Doc e Igt della regione Marche (Falerio, Rosso Piceno, Rosso Piceno Superiore, Offida, Pecorino). Il vino che ci ha fatto conoscere è stato il Barricadiero, un Marche rosso di sole uve Montepulciano. Un altro che piace molto è il Fiobbo, un Offida Pecorino. Ma quello di cui siamo più contenti, e che è una specie di carta d’identità di questo territorio, è il Rosso Piceno Superiore”.
video: Mauro Fermariello montaggio: Mauro Di Schiavi
di più: www.auroravini.it
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