Le persone rimangono, anche quando non ci sono più. Rimangono nei ricordi dei loro cari, nei racconti degli amici. Mi sono fatto 430 km ad andare, e altrettanti a tornare, perché volevo ritrovare Stanko Radikon negli sguardi e nelle parole di chi l’aveva conosciuto, di chi gli aveva voluto bene.
Živijo! era il nome dell’evento (è l’augurio che fanno gli sloveni quando brindano), a cui hanno partecipato alcuni dei più bei nomi del vino italiano e sloveno, tutti amici che con Stanko hanno diviso parte del loro percorso. A ognuno di loro ho chiesto un ricordo, un pensiero. Per quel poco che l’ho conosciuto, credo sia venuto fuori un ritratto discretamente veritiero. Quello di un uomo particolare, buono e testardo, allegro e disponibile.
E, soprattutto, nelle voci di tutti si sente il rimpianto per una scomparsa davvero troppo prematura. Živijo, Stanko!
Fabio rinaldi dice
bel lavoro! Bravo