
Dove non si paga il bollo auto - (winestories.it)
Agevolazioni e sconti sul bollo auto 2025: elenco aggiornato delle Regioni con esenzioni per veicoli elettrici, ibridi, storici e categorie protette
L’imposta regionale di possesso sull’automobile, comunemente nota come bollo auto, rappresenta uno degli oneri più discussi tra gli automobilisti italiani. Tuttavia, in alcune Regioni italiane sono previste importanti esenzioni e riduzioni che possono alleggerire il carico fiscale per i proprietari di veicoli, soprattutto per quelli meno inquinanti e per categorie specifiche di utenti.
Vediamo quali sono le Regioni dove il bollo auto può non essere dovuto, quali sono le condizioni e i requisiti previsti, aggiornati alle ultime disposizioni del 2025.
Regioni con esenzioni e riduzioni per veicoli elettrici, ibridi e a basso impatto ambientale
Il bollo auto è una tassa di competenza regionale, per cui le norme sulle esenzioni variano da Regione a Regione. Soltanto in Friuli Venezia Giulia e Sardegna la gestione è affidata all’Agenzia delle Entrate, mentre altrove sono i singoli enti regionali a disciplinare le agevolazioni.

- In Piemonte è prevista l’esenzione permanente per i veicoli elettrici o a idrogeno, così come in Lombardia per le auto elettriche e quelle alimentate esclusivamente a metano.
- Molte Regioni, tra cui Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle D’Aosta e Veneto, riconoscono l’esenzione dal bollo per i veicoli elettrici per i primi cinque anni dalla prima immatricolazione, seguito da una riduzione al 25% del costo previsto per i veicoli a benzina.
Tra le novità più recenti:
- La Liguria ha esteso l’esenzione al primo bollo e alle quattro annualità successive per i veicoli ibridi e a doppia alimentazione immatricolati nel 2022 e nel 2023, includendo anche quelli con installazione successiva di impianti a GPL o metano.
- La Lombardia ha confermato l’esenzione permanente per i veicoli elettrici e a idrogeno e ha prorogato l’agevolazione per chi acquista un veicolo Euro 6 entro il 2027, demolendo contestualmente un veicolo più inquinante.
- In Marche, i veicoli ibridi immatricolati nel 2023 e 2024 con potenza fino a 66 kW sono esentati dal bollo per 6 anni.
- Il Piemonte estende l’esenzione ai veicoli ibridi immatricolati entro il 2024 per 5 anni, mentre dal 2025 si applica una riduzione del 50% per i veicoli Euro 6 o superiori.
Il regime fiscale per il bollo auto prevede condizioni particolari anche per i veicoli storici, definiti in base all’età e al valore storico-culturale.
- Per i veicoli ultraventennali (da 20 a 29 anni) è prevista una riduzione del 50% sull’importo dovuto, purché muniti di certificazione di rilevanza storica riportata sulla carta di circolazione.
- Alcune Regioni, come la Lombardia, prevedono l’esenzione dal bollo per i veicoli ventennali iscritti a registri storici riconosciuti, come l’A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano) o le federazioni specifiche per marchi storici (FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO).
- Per le auto storiche in circolazione, alcune Regioni applicano una tassa di circolazione forfettaria variabile tra circa 25 e 31 euro all’anno, con differenze territoriali (ad esempio, Abruzzo e Campania: 31,24 euro; Lazio e Veneto: 28,40 euro; Marche: 27,88 euro).
Le Regioni a statuto speciale Friuli Venezia Giulia e Sardegna gestiscono autonomamente il bollo auto tramite l’Agenzia delle Entrate, con disposizioni proprie ma sostanzialmente allineate alle normative nazionali e regionali sulle esenzioni.
- Il Friuli Venezia Giulia, con una popolazione di circa 1,2 milioni di abitanti e capoluogo a Trieste, conferma l’esenzione per veicoli elettrici e ibridi, oltre alle riduzioni previste per i veicoli a GPL e metano.
- La Sardegna, isola ricca di ecosistemi variegati e con oltre 1,5 milioni di abitanti, mantiene le esenzioni sulle categorie di veicoli meno inquinanti e applica le agevolazioni per veicoli storici e disabili, nel rispetto delle normative nazionali e regionali.