Il primo post di questo blog è del 3 aprile 2011, ma la gestazione è cominciata nel gennaio 2011, cinque anni fa. L’ho già raccontata qui, e allora, visto che sono pigro, vi ripropongo la pagina pari pari:
“… Siamo a Cossignano, nell’agriturismo Fiorano, dai nostri amici Paoli, per festeggiare il Capodanno.
Tutto è andato a meraviglia. Grandi fatiche, niente di regalato, ma ora l’azienda Fiorano è una realtà. Paolo ha imparato a potare le vigne e fare il vino, mentre Paola ha fatto su e giù con Milano, che uno stipendio era necessario finché fosse andato tutto a regime. Le bambine sono cresciute, e ora hanno l’accento marchigiano.
A me non è andata altrettanto bene, la svolta non c’è stata; l’attacco alle Torri Gemelle ha provocato una grande crisi, e il resto l’ha fatto il diffondersi delle nuove tecnologie. La fotografia digitale e internet hanno reso obsoleto il lavoro del fotografo, e io mi sento come un maniscalco negli anni ’50, quando l’avvento delle auto rese superflui i cavalli. Di fatto, è due anni che sono disoccupato, e cerco un’idea che mi risollevi. Ho già provato molte strade, ma erano vicoli ciechi. E allora, mentre gironzolo per casa dei Paoli, in quel tempo sospeso che sono le vacanze di Natale, mi capita tra le mani un libro. “Le vie del vino”, di Jonathan Nossiter. È un libro strano, per me che di vino non so nulla. Ma è un libo pieno di vita, di passione, e me lo leggo due volte, cercando di capire. Poi Paolo mi dice che in realtà l’autore è un regista, e che il libro nasce da un documentario, “Mondovino”. Guardo anche quello, e ancora una volta Nossiter mi sorprende. È un film a tesi, di parte, ma quanta forza, quante idee! Tornato a casa, mi è venuta voglia di saperne di più sul vino, e ho passato un paio di giorni su internet, saltando di blog in blog. Ma non c’era niente per me, era tutta roba per esperti, scritta con un linguaggio da iniziati. E molto concentrata sulle degustazioni, e poco sul lavoro che c’è dietro, in vigna e in cantina. Pochi video, brutte foto. Ho pensato che, se avessi voluto capire qualcosa, avrei dovuto andare direttamente nelle aziende. E, subito dopo, ho pensato che quello poteva essere il lavoro che stavo cercando. Raccontare il vino a chi non lo conosceva, con foto e video. Chi meglio di me, che non sapevo niente? Così è nato Winestories.”
Ecco, tutto qui. E, per festeggiare, vi propongo un breve video auto-celebrativo, con la partecipazione di qualche amico che ho costretto a parlar bene di me.
federica dice
complimenti, una gran soddisfazione!
Alessandro Morichetti dice
Bravo Mauro! I tuoi video mi piacciono sempre molto perché, oltre ad essere ineccepibili tecnicamente, lasciano sempre spazio espressivo all’intervistato o ai racconti.
Ma poi alla fine te lo sei fatto un corso sul vino?
un abbraccione!
mauro fermariello dice
Sei pazzo? Se comincia a girare la voce che sono un esperto, mi tocca chiudere la baracca!
p.s. ieri, proprio mentre postavo il video, pensavo al nostro primo incontro a Cupra. Eri il primo blogger che conoscevo di persona!