
Estratto conto, leggi questa voce: ti spetta un rimborso - Winestories.it
Tantissimi clienti hanno richiesto, e ottenuto le cifre intere, un rimborso dalla propria banca: controlla questa voce dell’estratto conto.
Numerosi correntisti stanno ricevendo il rimborso integrale di addebiti sospetti derivanti da spese per ritardi di pagamento su carte di credito, spesso legati a errori tecnici delle banche.
Una recente sentenza del Collegio dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) di Milano ha stabilito un importante principio di tutela per i consumatori, condannando un istituto bancario al rimborso completo e al pagamento delle spese di procedura.
Addebito ingiustificato per ritardo: cosa è successo
Il caso riguarda una cliente che si è vista addebitare 90 euro di spese sul conto corrente, a titolo di penale per un presunto ritardo nel pagamento di una rata della carta di credito. La rata, pari a circa 449 euro, era stata saldata dopo 19 giorni tramite bonifico, ma ciò era stato causato da un malfunzionamento tecnico che aveva impedito l’addebito automatico. Nonostante il pagamento fosse stato effettuato in tempi relativamente brevi, la banca ha attivato una procedura di recupero crediti senza alcun preavviso, affidandola a una società esterna e applicando la sanzione massima prevista dal contratto, pari al 20% dell’importo dovuto.
La cliente ha contestato l’addebito, sottolineando come l’errore non fosse imputabile a lei e come la banca non l’avesse mai contattata preventivamente. L’istruttoria condotta dal Collegio ABF di Milano ha evidenziato che l’istituto bancario non aveva inviato alcun preavviso scritto né tentato di comunicare con la cliente prima di affidare la pratica a una società di recupero crediti. L’unico contatto è avvenuto lo stesso giorno del pagamento, senza alcuna preventiva segnalazione. Nella sentenza numero 3738 del 14 aprile 2025, il Collegio ha ribadito che banche e intermediari finanziari devono sempre agire secondo i principi di buona fede, correttezza e trasparenza.
Sono da evitare comportamenti sproporzionati che possano penalizzare il cliente, soprattutto in presenza di piccoli ritardi facilmente sanabili in tempi brevi. In questo caso, il recupero crediti aggressivo e l’addebito della penale massima sono stati giudicati eccessivi e ingiustificati, data la lieve entità del ritardo e l’assenza di comunicazioni preventive. Di conseguenza, il Collegio ha disposto il rimborso integrale dei 90 euro e ha condannato la banca al pagamento delle spese di procedura, riconoscendo il diritto della cliente a vedere annullato un addebito non fondato. Questa sentenza rappresenta un segnale importante per tutti i consumatori che si trovino ad affrontare addebiti sospetti o contestazioni bancarie legate a ritardi nei pagamenti.

È fondamentale controllare con attenzione l’estratto conto e, in caso di addebiti non giustificati o non comunicati, contestarli tempestivamente presso la propria banca. Se la banca non risponde o la risposta è insoddisfacente, è possibile rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario, un organismo indipendente che risolve le controversie tra clienti e istituti finanziari in modo rapido e gratuito. Numerosi clienti stanno già ottenendo il rimborso integrale di spese indebite grazie a questo strumento di tutela.
Inoltre, è consigliabile richiedere sempre la prova degli eventuali preavvisi di pagamento e conservare tutta la documentazione relativa alle transazioni, in modo da poter dimostrare eventuali errori tecnici o mancanze di comunicazione da parte dell’istituto bancario. Attenzione all’estratto conto e conoscenza dei propri diritti possono evitare spese ingiustificate e garantire un equo trattamento da parte delle banche.