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Un blog che parla di vino, viti e vignaioli

Fattoria Poggerino

20 Aprile 2021 Lascia un commento

Piero Lanza, della Fattoria Poggerino di Radda in Chianti, ha cominciato a fare vino molto presto. “Mio nonno comprò negli anni ’40 un’azienda molto più grande di questa, erano circa 3.000 ettari di terreno.  A quei tempi nel Chianti Classico non c’era l’attuale viticoltura specializzata. C’era la mezzadria, c’erano vigneti con olivi, bestiame, mais, grano, i contadini vivevano in totale autonomia.

Il nonno era di una nobile famiglia fiorentina, i principi Ginori-Conti, e faceva vino quassù al castello di Albola. Nel ’72 lasciò quasi tutto a mio zio, così usava tra i nobili a Firenze, e mia madre ebbe quarantatré ettari di boschi, campi, olivi, ma nessuna vigna.  I miei decisero allora di cambiare vita, lasciarono Napoli dove mio padre lavorava in banca per trasferirsi a Firenze e produrre vino qui a Radda. Piantarono i primi cinque ettari di vigna nel ’73, e per alcuni anni vendettero l’uva o il vino in cisterna.

Io intanto mi ero diplomato al liceo d’Agraria a Firenze, e avevo cominciato il primo anno all’Università di Scienze Agrarie. Ma mi accorsi presto che avrei dovuto dedicarci tutte le mie energie, mentre in quel momento cominciavo ad occuparmi dei lavori in azienda. Mi ero anche un po’ stufato di studiare, mentre mio padre era stufo di lavorare. Coincidenza perfetta, e così nel dicembre dell’ 87 mi trasferii qui a Poggerino, e presi a lavorare a tempo pieno. Avevo diciannove anni”.

Dopo tanti anni di lavoro, Piero ha ancora una passione forte per le sue vigne, ci passa gran parte del suo tempo. Così, per continuare l’intervista, ci sistemiamo nel vigneto appena fuori la cantina. “Qui le vigne sono tutte tra i 400 e i 500 metri, e sono circondate da boschi. Questo determina forti escursioni termiche, soprattutto a fine luglio, quando matura l’uva. Condizione ideale per il sangiovese, che qui in azienda rappresenta il 95 per cento della produzione, visto che il Chianti Classico deve essere prodotto con minimo l’80 per cento di sangiovese.

Dei 43 ettari aziendali, dodici e mezzo sono vigneti e uno è di olivi. Il resto sono boschi, campi e prati per gli ospiti del nostro agriturismo. Produciamo Chianti Classico Gallo Nero; tre tipologie di Chianti Classico, e poi un rosé, uno spumante e un IGT, che restano comunque vini di contorno al Chianti classico che è il vino principe di questa zona”.

Porthos racconta #6 – Scrivere sul vino
La bottiglia – Barolo Ceretto

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About Me

Mi chiamo Mauro Fermariello, e sono nato a Napoli nel 1958. Laureato in Scienze Agrarie, ho presto abbandonato il lavoro in campagna per seguire la mia passione per la fotografia.

Mi sono trasferito così a Milano nel 1990, cominciando a collaborare con diverse testate, interessandomi di reportage, ed approfondendo il mio interesse per gli argomenti scientifici.

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