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Un blog che parla di vino, viti e vignaioli

fratelli Nardello

4 Giugno 2011 1 commento

L’azienda di Daniele e Federica Nardello è di 14 ettari, e Federica mi sembra intenzionata a mostrarmeli tutti, presentandomi tutte le piante, una per una. Mi ritrovo così a camminare su e giù per le colline del Monte Tondo e Monte Zoppega, a Monteforte d’Alpone, con passo reso leggero dal Soave bevuto da Graziano Prà. E’ stato lui ad accompagnarmi dai Nardello, e già questa è una garanzia che i ragazzi lavorano bene.

Federica racconta, ed intanto camminiamo, in cerca del fratello Daniele, in giro con la squadra di potatori. Quando li troviamo, Federica neanche lo riconosce, perfettamente mimetizzato con il “toni” in mezzo agli altri operai. Acconsente a farsi fotografare ( e l’aria è quella di “fate in fretta che ho mille cose da fare”) e lascia l’incombenza dell’intervista a Federica, la “milanese”.

Le prime tracce della famiglia Nardello come vignaioli risalgono al 1200, ma è nel 2000 che Daniele, enologo, decide di riprendere l’imbottigliamento, abbandonato dal padre negli anni ’60. Presto lo segue Federica, che abbandona Milano per riallacciare il discorso con i suoi avi.

In parte sono vigne antiche, con più di 40 anni, uve garganega e trebbiano di soave allevate con pergola veronese classica, mentre per le più giovani è utilizzato il Guyot. La zona è quella del Soave Classico, caratterizzata da terreni vulcanici, molto ben esposti.

E’ un’azienda piccola, 20.000 bottiglie, ma i Nardello sembrano avere le idee chiare: valorizzare i vitigni locali, attenzione nel vigneto e interventi minimi in cantina.

Il primo vino prodotto è stato il Meridies (garganega),seguito dal Monte Zoppega,sempre garganega ma affinato in legno piccolo, ed il Vigna Turbian, garganega e trebbiano di soave.

Non poteva mancare un recioto, ed infatti ecco il Suavissimus, ottenuto da uve garganega passite e lavorate a fine febbraio. Da come ne parla, Federica tradisce una particolare simpatia, ma poi spiega che sono tutti come figli, e ciascuno merita un’attenzione diversa, per poterli aiutare ad affrontare il mondo.

Per saperne di più: www.nardellovini.it

 

 

 

La Sibilla
Pierini e Brugi

Comments

  1. EnotecaRomani dice

    23 Giugno 2011 at 14:18

    Il Suavissimus è ottimo !!

    Rispondi

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About Me

Mi chiamo Mauro Fermariello, e sono nato a Napoli nel 1958. Laureato in Scienze Agrarie, ho presto abbandonato il lavoro in campagna per seguire la mia passione per la fotografia.

Mi sono trasferito così a Milano nel 1990, cominciando a collaborare con diverse testate, interessandomi di reportage, ed approfondendo il mio interesse per gli argomenti scientifici.

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