
È in corso a Lourdes la conferenza stampa della commissione medica incaricata di esaminare il caso clinico di una presunta guarigione inspiegabile che coinvolge una donna italiana di 67 anni, Antonia Lofiego, originaria di Francavilla in Sinni (Potenza).
La paziente conviveva con una diagnosi di sclerosi laterale primaria (PLS), una malattia neurodegenerativa rara e progressiva, e dopo un pellegrinaggio nel santuario di Lourdes nel 2009, ha manifestato un miglioramento improvviso e duraturo, tanto da abbandonare la sedia a rotelle e tornare a camminare autonomamente.
La rarità della diagnosi e la conferma scientifica
Il caso di Antonia Lofiego rappresenta il 72esimo caso di guarigione inspiegabile riconosciuto a Lourdes, ma è il primo che riguarda una patologia neurodegenerativa. L’Istituto Auxologico Italiano, che segue la vicenda con il neurologo e neuroscienziato Vincenzo Silani, direttore del Dipartimento di Neuroscienze, ha confermato con rigore clinico la diagnosi di PLS. Silani sottolinea l’eccezionalità della remissione: «La sclerosi laterale primaria è una malattia estremamente rara e, fino a oggi, non si conoscono precedenti di guarigione spontanea. La remissione neurologica si manifesta in modo chiaro, continuo e verificabile.»
L’Istituto Auxologico ha condotto tre distinti momenti di valutazione clinica, confermando la diagnosi iniziale e il successivo miglioramento della paziente. Viene esclusa la necessità di ulteriori accertamenti, in quanto la guarigione viene considerata completa e definitiva, come dichiarato dallo stesso Silani: «Dopo un lavoro clinico così rigoroso e condiviso, non sono necessari ulteriori approfondimenti.»
Un miracolo per la scienza e la fede
Il caso, che ha ricevuto ampio risalto sulla stampa internazionale, ad esempio su Le Figaro con il titolo «Quand la médecine s’incline devant le miracle» («Quando la medicina si inchina davanti al miracolo»), pone un importante interrogativo tra scienza e fede. Per il neurologo Silani, riconosciuto a livello mondiale, questa esperienza rappresenta un confronto diretto con i limiti della scienza moderna: «Riconoscere la reversibilità di una malattia neurodegenerativa, alla luce delle conoscenze più avanzate, è un’impresa quasi impossibile.»
Oggi, Antonia Lofiego vive senza più sintomi, camminando e conducendo una vita autonoma, sfidando così le attuali conoscenze mediche. La medicina certifica l’eccezionalità del fenomeno, mentre la Chiesa potrà ora avviare l’iter ufficiale per il riconoscimento del miracolo. Lourdes si conferma così come un luogo di fede, speranza e mistero, dove il confine tra scienza e spiritualità si fa estremamente sottile.