
Il ricorso contro la delibera del 2018 che ha previsto il taglio dei vitalizi parlamentari continua a far discutere, coinvolgendo circa 1.400 ex deputati, tra cui spicca la figura di Ilona Staller, conosciuta con il nome d’arte di Cicciolina. L’ex attrice e ex naufraga dell’Isola dei Famosi, che ha ricoperto il ruolo di deputata alla Camera dal 1987 al 1992, ha intrapreso un’azione legale per ottenere un risarcimento danni di 10 milioni di euro, sostenendo di aver subito un grave pregiudizio economico a seguito della decurtazione del vitalizio.
La battaglia legale di Cicciolina e la richiesta di risarcimento
Secondo quanto riportato da fonti giornalistiche, Cicciolina ha l’intento di chiedere un risarcimento “alla Camera e ai responsabili del taglio dei vitalizi” per violazione della tutela dell’affidamento e danni patrimoniali. Il risarcimento richiesto da Cicciolina ammonta a 10 milioni di euro, una somma che però non sarebbe destinata all’arricchimento personale dell’ex deputata, ma verrebbe interamente devoluta in beneficenza, con particolare attenzione agli ospedali. Questa scelta sottolinea la natura delicata della sua controversia e il desiderio di trasformare una battaglia personale in un gesto di solidarietà pubblica.
Le difficoltà economiche dell’ex parlamentare
Il taglio del vitalizio ha avuto un impatto significativo sulla situazione economica di Cicciolina. In varie interviste e comunicazioni ufficiali, l’ex pornostar ha dichiarato che con circa mille euro al mese non riesce a mantenere un tenore di vita dignitoso. Il vitalizio rappresentava per lei una fonte essenziale di sostentamento, permettendole di far fronte alle spese quotidiane senza dover gravare su altre entrate. La riduzione di questo assegno ha generato “difficoltà vere e proprie”, come evidenziato anche nel 2018, quando la Staller, tramite il proprio legale, denunciò la perdita dei mezzi di sussistenza e preannunciò la richiesta di risarcimento.
Il caso di Ilona Staller e il taglio dei vitalizi rappresenta un esempio emblematico delle tensioni nate in seguito alle riforme introdotte per contenere le spese pubbliche destinate agli ex parlamentari. La vicenda è seguita con attenzione sia dal mondo politico che dall’opinione pubblica, considerando l’impatto sociale ed economico che tali provvedimenti possono avere su chi ha svolto ruoli istituzionali nel passato.