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La chiamano “pancetta”, ma non dipende da cosa mangi: l’ allerta dei medici su questo sintomo troppo sottovalutato

In molti la definiscono “pancetta”, ma c’è un motivo ben preciso, che non ha a che fare con ciò di cui ci si nutre. Di cosa si tratta

Ogni pasto che scegliamo di consumare è un atto di cura verso noi stessi, un gesto che va ben oltre il soddisfare la fame. Si tratta, in verità, di un vero e proprio investimento sul nostro vigore fisico, sulla nostra lucidità mentale e sul nostro equilibrio emotivo. Pensate a quelle giornate in cui la stanchezza vi assale già a metà mattina. Più che colpa di una notte insonne, potrebbe essere il risultato di una colazione sbilanciata che ha progressivamente ridotto la vostra concentrazione.

Sul piano biologico, un piatto ricco di verdure a foglia, cereali integrali e legumi fornisce vitamine, sali minerali e fibre. Si tratta di elementi essenziali per sostenere il sistema immunitario e mantenere sotto controllo i livelli di infiammazione.

Dal punto di vista cognitivo, acidi grassi e omega 3 si dimostrano alleati preziosi per la memoria e per mitigare l’ansia. Anche l’equilibrio glicemico, garantito da proteine di qualità e carboidrati complessi, gioca un ruolo cruciale nel prevenire sbalzi d’umore e sensazione di irritabilità.

Oggi sappiamo, inoltre, che l’intestino è un vero e proprio “secondo cervello”: la salute del microbiota, infatti, influisce in maniera sorprendente sul nostro stato d’animo. È dunque imperativo approcciare la spesa quotidiana con occhio critico.

Questo, scegliendo alimenti freschi e limitando l’eccesso di tutti quegli alimenti che, a lungo andare, hanno un impatto negativo sul nostro benessere. Perché, come sottolineano i medici, quel leggero strato di “pancetta” che talvolta ignoriamo, potrebbe rivelarsi il primo campanello d’allarme di un malessere più profondo.

Quando la “pancetta” deve metterci in allarme: il parere dei medici

Quei chili in più che si traducono nella cosiddetta “pancetta” sono spesso sottovalutati dalla gran parte delle persone. Eppure, i medici sottolineano come sia fondamentale non sottovalutare l’impatto che può avere sulla nostra salute.

“pancetta”, allerta dei medici su questo sintomo troppo sottovalutato
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La “pancetta”, infatti, potrebbe essere un sintomo da non ignorare. Quando lo stress si fa cronico, l’organismo innesca un meccanismo di difesa che, a lungo andare, può tradursi in un fastidioso rigonfiamento intorno alla vita, comunemente definito “pancia da stress”. Dietro questo fenomeno si nasconde il cortisolo, l’ormone prodotto dalle ghiandole surrenali che, in condizioni di emergenza, mobilita le riserve energetiche e regola il nostro metabolismo.

Se i livelli di cortisolo rimangono continuamente elevati, tuttavia, il corpo rallenta l’utilizzo delle calorie e tende a depositare il grasso proprio nell’area addominale, senza per forza modificare in modo evidente, il peso complessivo.

Oltre al deposito di grasso nell’area addominale, la presenza protratta di cortisolo nel sangue può manifestarsi con sbalzi d’umore, insonnia e un appetito più vorace, soprattutto nei confronti di cibi zuccherini e molto calorici.

Non è raro che, accanto al rigonfiamento addominale, compaiano stanchezza cronica, aumento della pressione arteriosa e, in casi estremi, persino una fragilità muscolare tale da rendere difficili anche i gesti quotidiani.

Per contrastare questa spirale, i medici consigliano di imparare a gestire le tensioni con tecniche di rilassamento, come la meditazione e la respirazione profonda, e di mantenere un’attività fisica regolare, capace di abbassare naturalmente i valori ormonali.

L’alimentazione gioca un ruolo cruciale: privilegiare pietanze ricche di fibre, proteine magre e grassi “buoni” aiuta a stabilizzare i livelli di insulina e a frenare gli eccessi calorici dettati dallo stress. Infine, un riposo di qualità, mantenuto da una routine serale priva di schermi, favorisce il naturale calo notturno del cortisolo, consentendo al corpo di recuperare energie e di spezzare il circolo vizioso che alimenta quella che comunemente è detta “pancetta”.

Published by
Anna Di Donato