Nella prefazione di “Altrove a Sud”, del giornalista americano Robert V. Camuto – Edizioni Ampelos – Luigi Moio cita indirettamente Luciano De Crescenzo quando scrive “ogni luogo è Sud di qualcos’altro”. A me invece la scrittura di Camuto ha ricordato un’altro pezzo famoso del filosofo napoletano, quello in cui l’umanità viene divisa in due categorie, quella degli uomini d’amore e quella degli uomini di libertà. Il lettore non ha grosse difficoltà a capire dove si schieri Camuto, sin dal titolo dell’introduzione, “La mia estate d’amore”.
Ed è proprio uno sguardo d’amore quello che percorre tutto il libro. Verso i produttori che incontra, le campagne che attraversa, i vini che beve. Verso l’Italia tutta, e verso il Sud in particolare, da cui provengono i suoi nonni, campani e siciliani. Ogni incontro è ricco di piena partecipazione; non si tratta mai solo di provare qualche vino più o meno buono, ma di tutto quello che a quei vini conduce. Ogni visita è inevitabilmente inframmezzata da pranzi, cene e spuntini vari, ed è tale la passione con cui vengono raccontati che solo a leggerli ho preso un paio di chili.
Camuto ama il nostro Sud, ma il suo non è un amore cieco. Le pagine in cui descrive il degrado di certe zone del nostro Sud sono impietose, e ce le meritiamo tutte. Ma le brutture descritte sono poche, rispetto a quanto di bello ed interessante viene raccontato in queste pagine. L’occhio di Camuto è attentissimo, descrive nei minimi dettagli ogni scena, ogni persona, a volte più che leggere sembra di guardare un film, e i suoi giudizi sono sempre molto schietti e diretti, privi delle nostre piccole omissioni ed ipocrisie. E, per quanto mi riguarda, è stato bello ritrovare in queste pagine tanti amici, è stato come andare a trovarli di persona, condividere ancora un bicchiere di vino in loro compagnia.
Insomma, il libro mi è piaciuto molto, è godibile ed istruttivo, e non potete perdervelo se vi piace il vino. E se non vi piace, com’è che siete quassù?
Robert V. Camuto – Altrove al Sud – Edizioni Ampelos – Euro 23
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