Un nuovo Eldorado, una nuova frontiera. Affrontare il Sud-ovest – forse, a torto, la meno nota e la meno considerata delle grandi regioni viticole francesi – è una straordinaria occasione.
L’occasione di scoprire una varietà espressiva eccezionale, figlia di un territorio magnifico sotto vari riguardi: vitivinicolo, paesaggistico, storico-monumentale, gastronomico, umano, sportivo… Nell’immaginario comune d’Oltralpe il Sud-ouest è l’anima “ruspante” e godereccia della Francia. I suoi vini sono la nitida e vivida rappresentazione di quest’identità libera, ribelle e goliardica, che accomuna culture così disparate: quella basca e quella guascona, quella pirenaica e quella occitana. Anime fiere e forti. Proprio come i vini deliziosi di questo quadrante ancora troppo sconosciuto: da Bergerac a Jurançon, da Gaillac a Cahors, da Madiran a Irouléguy.
L’autore, Jean-Marc Gatteron, è nato a Ancy-sur-Moselle (Francia) nel 1953. Appassionato dell’universo del vino, scandaglia da quarant’anni i vigneti di tutta Europa. I suoi reportage sono pubblicati nella rivista francese LeRouge&leBlanc, di cui è oggi direttore, dopo esserne stato redattore per vent’anni.
Il volume è disponibile sul sito di Possibilia Editore: https://www.possibiliaeditore.
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