La Morra, frazione Annunziata, da Lorenzo Accomasso. La prima volta ci sono andato in compagnia di Milena Vaira, produttrice, “vengo anch’io, meglio che ti presenti, è un tipo un po’ così, ma non puoi non conoscerlo, lui è il barolo”.
Lo troviamo in cantina, un piccolo capannone affascinante quanto una periferia industriale la domenica pomeriggio.
Non ci sente arrivare, indaffarato com’è con tubi e tini.
Quando alza la testa, si illumina di un meraviglioso sorriso sdentato, due occhi azzurri ridenti. È alto, dritto come un fuso, la stretta di mano forte. È del ’34, ma per scoprirlo ho dovuto mettere insieme diversi indizi, perché lui non ha mai voluto dirmelo.
Si tuffa in una serrata discussione in dialetto con Milena, discussione di cui afferro solo un paio di pronomi e mezza dozzina di aggettivi. Lo convinciamo a concedersi (è il termine esatto) per un’intervista, ed eccoci qui.
attoadivenire dice
Un grande contadino di Langa!….la sua casa è meta di pellegrinaggio di molti appassionati, i suoi vini pezzi di storia.
Luigi dice
Sono stato a trovarlo qualche mese fa, grande persona e grande il suo Barolo!!!
Davvero bello il post / video.
Massimo G. dice
Bsera … emozionante quando sento interviste come questa od altre come con Citrico Rinaldi o con Elio Altare capisco il valore vero delle LANGHE della sua terra della fatica di avere un buon prodotto e che il BAROLO è un valore aggiunto ed unico della provincia GRANDA … una considerazione veloce penso che Borgogna che è vicina alla Langa e Bordeaux non abbiano la storia della Langa … e la storia ci insegna che le due fabbriche piemontesi di Torino e di Alba fortunatamente non hanno rubato alla terra personaggi con il Cavaliere e tanti altri … NEBBiOLANDOoo forever