
Mezzi pubblici gratis in questa Regione, anche se non sei residente - winestories.it
Questa regione lancia un’iniziativa senza precedenti: trasporti pubblici gratis per gli universitari under 26. Requisiti, modalità e obiettivi del progetto.
Dal prossimo 1° settembre il Piemonte sarà la prima regione italiana a garantire trasporti pubblici gratuiti agli studenti universitari sotto i 26 anni. Il progetto, battezzato Piemove – Piemonte Viaggia Studia, coinvolge le principali città universitarie della regione: Torino, Cuneo, Asti, Biella, Vercelli e Novara, ed è destinato a chi è iscritto a corsi triennali, magistrali o di dottorato. Una misura concreta che mette insieme mobilità sostenibile, diritto allo studio e riduzione delle emissioni. Il piano, finanziato con 37,2 milioni di euro per tre anni, nasce dalla collaborazione tra la Regione, gli Atenei piemontesi, il Ministero dell’Ambiente e le fondazioni CRT e Compagnia di San Paolo.
Chi può viaggiare gratis e come funziona la richiesta
I beneficiari sono gli studenti che al momento della domanda non hanno ancora compiuto 26 anni, risultano iscritti a uno degli Atenei convenzionati (Politecnico di Torino, Università di Torino e Università del Piemonte Orientale) e presentano un ISEE non superiore a 85.000 euro. La residenza in Piemonte non è necessaria: può accedere all’abbonamento anche chi proviene da fuori regione, purché sia regolarmente iscritto a uno dei corsi validi. Rimangono invece esclusi gli studenti piemontesi che studiano fuori regione.
Dal 18 agosto 2025, la procedura per ottenere l’abbonamento sarà disponibile su bip.piemonte.it. Chi possiede già la Carta BIP, potrà rinnovarla tramite app; chi ne è sprovvisto dovrà richiederla online. La card verrà spedita a casa, ma in attesa sarà possibile viaggiare con la ricevuta digitale, tranne sulla metropolitana, dove sarà obbligatorio avere la tessera fisica. Il titolo dura 12 mesi, copre anche l’estate ed è rinnovabile ogni sei mesi solo se si mantengono i requisiti e si effettuano almeno 60 convalide l’anno sui mezzi.

L’iniziativa non si limita a una semplice agevolazione tariffaria: rappresenta una svolta culturale che intende consolidare l’abitudine al trasporto pubblico fin dai primi anni di vita adulta.
Obiettivo: meno auto, più mezzi pubblici e aria più pulita
Tra i principali obiettivi del piano Piemove c’è la riduzione delle emissioni in ambito urbano. L’auto privata resta ancora oggi uno dei principali fattori di inquinamento atmosferico, specie in aree congestionate come l’area metropolitana torinese. Incentivare i giovani a usare bus, tram, metropolitane e treni locali vuol dire intervenire in modo diretto sulla qualità dell’aria e sulla vivibilità delle città.
Secondo i dati forniti dalla Regione, sono circa 90mila gli studenti universitari che studiano a Torino. Se anche una parte significativa di loro rinunciasse all’uso quotidiano dell’auto per raggiungere le sedi universitarie, si genererebbe un impatto ambientale misurabile. Ridurre la circolazione privata nei tragitti casa-università significa non solo abbassare le emissioni di CO₂, ma anche ridurre il traffico, migliorare la puntualità dei mezzi e, nel lungo periodo, razionalizzare l’intero sistema della mobilità regionale.
Il Piemonte, con questa mossa, si propone come laboratorio nazionale per un modello che mette insieme inclusione sociale, scelte sostenibili e politiche educative. Far diventare il trasporto collettivo una scelta naturale per gli under 26 non è solo una soluzione temporanea, ma un investimento nella formazione civica e ambientale delle nuove generazioni. Ora toccherà alle altre regioni valutare se e come replicare l’esperimento. Ma il segnale è stato lanciato.