
L’Uomo Gatto non tornerà a Sarabanda: la rivelazione (Fonte_Media)(www.winestories.it)
L’attesa per il ritorno di Sarabanda su Italia 1 e Canale 5 si è tinta di amarezza per i fan storici del quiz musicale.
Tutti speravano nel ritorno dell’iconico campione noto come l’Uomo Gatto, al secolo Gabriele Sbattella. Il protagonista di una delle pagine più gloriose della storia del programma, infatti, ha ufficialmente escluso ogni possibilità di rientrare nel gioco, sconvolgendo gli appassionati e aprendo un acceso dibattito sulla gestione attuale del format.
Chi ha seguito la televisione italiana negli anni ‘90 e fino ai primi anni 2000 ricorda bene Sarabanda, il celebre quiz musicale ideato sul modello di “Name That Tune”, capace di conquistare milioni di spettatori grazie alla formula unica e alla presenza di concorrenti straordinari come l’Uomo Gatto. Sbattella, noto per la sua abilità nel riconoscere titoli di canzoni a partire da una sola nota, si è raccontato senza filtri in alcuni video pubblicati su TikTok, dove ha spiegato perché non farà parte della nuova edizione condotta da Enrico Papi.
“La mia risposta a un’eventuale chiamata sarà no. Se dovessero insistere, sparerò una bella cifra di ingaggio”, ha dichiarato senza mezzi termini. L’Uomo Gatto ha rimarcato di aver visto come è stato trattato nelle puntate disponibili sulle piattaforme video e ha sottolineato come la sua immagine sia stata sfruttata in modo inappropriato, spesso “messo alla berlina” per aumentare l’audience a discapito del rispetto personale.
Critiche al format e al conduttore Enrico Papi
Le parole di Gabriele Sbattella sono anche un duro atto di accusa nei confronti del conduttore e della produzione di Sarabanda. “Mi hanno preso per quello che non ero, inserendomi in giochi in cui dovevo uscire ridicolizzato, mentre loro dovevano apparire vincenti. In nome dell’audience, queste cose non si fanno”, ha affermato, confrontando il trattamento subito con quello riservato ad altri quiz televisivi come quelli di Gerry Scotti o Gabriele Corsi, dove ha notato un maggiore rispetto verso i concorrenti storici.
Sbattella ha poi commentato il calo di ascolti registrato dalla trasmissione nelle ultime settimane: dopo un esordio con oltre due milioni di spettatori, Sarabanda ha visto scendere il pubblico al di sotto di questa soglia, con share attorno al 18,3%. Un dato che, secondo lui, riflette anche la difficoltà nel mantenere vivo l’interesse senza valorizzare adeguatamente i protagonisti più amati.

Nato nel 1997 come varietà e rapidamente trasformato in quiz musicale, Sarabanda ha attraversato diverse fasi, mantenendosi un punto di riferimento per il pubblico italiano. Con 1789 puntate complessive, è il quiz a tema musicale più longevo della televisione italiana e ha visto numerosi campioni sfidarsi nel riconoscimento di brani musicali, consolidando la sua formula basata su giochi a eliminazione e risposte precise al secondo.
La produzione attuale, affidata a Banijay Italia, ha rilanciato il format nel 2025 con due versioni: una VIP, “Sarabanda Celebrity”, in prima serata su Italia 1, e una classica nel preserale di Canale 5, entrambe condotte da Enrico Papi. Tuttavia, la nuova edizione sembra non aver ancora centrato pienamente il cuore degli spettatori di lunga data, come testimoniato dal calo degli ascolti e dalle critiche di alcuni ex protagonisti.
Il programma, girato presso i Soul Movie Studios di Milano, ha mantenuto la sua essenza originale, richiedendo ai concorrenti di indovinare i titoli delle canzoni ascoltate entro pochi secondi e senza errori di pronuncia, in una sfida che ha sempre mescolato cultura musicale e tensione agonistica. Ma la nostalgia per i campioni del passato come l’Uomo Gatto si scontra oggi con un clima di tensione tra ex protagonisti e produzione.
Il rifiuto netto di Gabriele Sbattella di tornare a Sarabanda rappresenta un segnale importante, che apre riflessioni sulla valorizzazione dei concorrenti storici e sulla gestione dei contenuti da parte di chi guida il programma. Intanto, il pubblico continua a seguire con interesse le puntate, sperando che il quiz musicale più amato possa ritrovare presto la sua brillantezza originaria.