
Dramma per l'amatissimo volto Rai - winestories.it
L’amatissimo volto Rai ha affrontato un’operazione per un tumore al rene scoperto tardi. Ha rimosso il rene e ora è in ripresa. Il suo racconto è un invito a non ignorare i segnali del corpo.
Roberto Ciufoli, volto noto del teatro e della comicità italiana, ha rivelato pubblicamente di aver affrontato nei mesi scorsi una grave patologia renale. Dietro una diagnosi iniziale apparentemente banale, si celava un carcinoma maligno. La scoperta ha segnato un punto di svolta improvviso nella sua quotidianità, imponendo un intervento chirurgico invasivo e un percorso di recupero tutt’altro che semplice. L’attore ha scelto di raccontare tutto in un’intervista, senza filtri, trasformando la sua esperienza in un messaggio di consapevolezza.
La diagnosi arrivata tardi: “Pensavo fosse solo un calcolo al rene”
Il primo segnale è stato un dolore persistente al fianco, accompagnato dalla presenza di sangue nelle urine. Ciufoli ha ammesso di aver trascurato i sintomi, rimandando la visita specialistica. Dopo gli esami iniziali, la diagnosi era sembrata rassicurante: un calcolo al rene sinistro. Ma gli accertamenti successivi hanno cambiato tutto. Una biopsia ha rivelato la presenza di un tumore maligno, nascosto proprio dietro quel che sembrava un semplice calcolo.

“Il tumore era coperto da un grumo di sangue, non si vedeva bene”, ha spiegato. La massa era già a uno stadio avanzato, ma fortunatamente non aveva prodotto metastasi. La notizia è arrivata all’improvviso e ha richiesto una decisione urgente. “Non c’era molto da scegliere: bisognava togliere tutto”, ha raccontato l’attore.
Rimozione del rene e ritorno alla vita: “Mi sono imposto la serenità”
L’intervento chirurgico è stato radicale: asportazione completa del rene, dell’uretere e dei linfonodi della zona. “Il tumore era localizzato, ma la sorveglianza ora è costante”, ha detto Ciufoli, che ha affrontato la degenza con disciplina e uno spirito pratico. I controlli continuano, e la fase post-operatoria richiede ancora attenzione, ma l’attore è già tornato a lavorare, trovando nel palcoscenico e nella routine il modo per riprendere in mano il suo tempo.
“Ho scelto di non affondare, di non farlo pesare alla mia famiglia”, ha detto, descrivendo un atteggiamento fatto di resistenza silenziosa più che di sfoghi. Ciufoli non si definisce un eroe, ma un uomo che ha semplicemente preso atto della realtà e ha deciso di reagire con lucidità. La diagnosi non si è trasformata in rassegnazione: “Ho avuto un carcinoma maligno, ma non espresso in metastasi. Questo ha fatto la differenza”.
La sua testimonianza offre uno sguardo autentico su ciò che può accadere quando si ignora un sintomo, quando si confonde un segnale con una banalità. E invita chi ascolta a prestare attenzione al proprio corpo, prima che sia troppo tardi. Oggi, con un rene in meno ma un presente di nuovo attivo, Ciufoli continua a sottoporsi ai controlli e a vivere con equilibrio, ricordando a chi lo segue che la diagnosi precoce può cambiare tutto.