Ho capito che Silvia Imparato mi sarebbe piaciuta molto già dalla prima telefonata. Erano solo indicazioni di servizio sul come raggiungere l’azienda di Montevetrano (fondamentali, se non volete vagare per ore nelle campagne), ma il tono amichevole e ironico ha subito fatto abbassare le difese che in genere metto su quando incontro i “grandi vini”. La conferma l’ho avuta durante l’intervista, anche se proprio intervista non la si può chiamare. Ho fatto la prima domanda, e Silvia è partita raccontandomi tutto di sé, del suo modo di intendere il vino e la vita. È andata avanti a lungo, e praticamente non c’è stato bisogno di fare altre domande, sono rimasto lì a godermi l’incontro. Mi ha raccontato della sua passione antica per questa terra, frequentata sin da bambina. Poi del lavoro di fotografa, e di come, proprio per un incontro fortuito facendo un ritratto, si sia ritrovata coinvolta in un cenacolo di appassionati che si ritrovavano per degustare grandi bottiglie. Da lì, anni dopo e quasi per scherzo, è partita l’idea di produrre vino. Un piccolo campo in prestito, la supervisione di un grande tecnico, Riccardo Cotarella, e nasce così il Montevetrano, fatto con cabernet sauvignon, merlot e aglianico innestati su vecchie piante. Un vino che, in pochi anni, è diventato una pietra miliare del vino campano, attirando verso la regione l’attenzione di tanti. Al Montevetrano, per festeggiare i venticinque anni dell’azienda, oggi si è aggiunto il Core, aglianico in purezza.
Ad ascoltare Silvia i tempo è volato. Solo che, quando mi è poi toccato montare il video, tagliarlo e ridurlo ad una durata più fruibile, la cosa si è rivelata impossibile. Tutto ciò che Silvia dice è interconnesso, togliere qualcosa avrebbe reso zoppicante tutto il resto. Così, anche se in tanti mi dicono che non si fa, che i video devono essere brevissimi, ho deciso di lasciarlo in tutta la sua lunghezza, sicuro che, come me, amerete Silvia e i suoi racconti.
nunzio guariniello dice
Grande umiltà,carismatica,rispetto per tutto e tutti,grande imprenditrice. La finezza ,l’eleganza i colori e la delicatezza del Suo Vino , il MONTEVETRANO , fanno il suo specchio : una grande Donna . Che dire ? Grazie Silvia per aver portato il nome della nostra terra nel mondo. Grazie!!,grazie!! grazie !!
nunzio guariniello
Divina dice
Sono contenta di aver constatato che MONTEVETRANO non è un mito con annesso castello, che aleggia su un territorio di cui pochi possono parlarne con cognizione di causa piuttosto una realtà che ho avuto modo di annusare appena..
Mahee Ferlini dice
Che bella storia e che grande esempio femminile!!
Greco dice
Un piacere sentirla parlare. Intervista giustamente in versione “estesa”.