Cammino nelle vigne con Thomas Niedermayr, conduttore dell’azienda Hof Gandberg a San Michele Appiano, in cerca di un buon angolo per scattare qualche fotografia. Tutto intorno un chiocciare di galline che girano libere, mentre tra i filari incontro alloggi per api selvatiche e mangiatoie per uccellini. Sembra di essere in un prototipo di ‘azienda biologica ideale, tutto è pensato per la biodiversità; così l’aveva ideata nel ’93 Rudy Niedermayr, e
Peter Dipoli
“Il vino deve essere capito. Tanta gente sa molto ma non capisce niente. Sapere si può sapere, basta andare in internet, ma capire è un’altra cosa. Bisogna almeno usare il sapere per capire, ma tanti se ne fregano di capire, pensano di sapere tutto”. E Peter Dipoli il vino lo capisce di sicuro, ha studiato e viaggiato, tanto è vero che con orgoglio mi dice “io mi sono sposato a
Luis Raifer
Nel 2019 ho compiuto numerosi viaggi in Alto Adige, per la preparazione del libro sulle cantine altoatesine. Un area vinicola di successo, soddisfatta di sé e del proprio futuro. Ma in passato non è stato sempre così, c’è voluto l’impegno di un intera generazione di viticoltori per raggiungere le attuali posizioni. E tra i nomi che ogni tanto venivano citati tra gli artefici di questo successo, spuntava spesso quello di
Alto Adige – il libro
Ho conosciuto Eros Teboni, sommelier altoatesino, durante la vendemmia del 2018. Lui era appena diventato Best Sommelier of the World per la Worldwide Sommelier Association, ed eravamo ospiti alla Tenuta San Leonardo per girare un video. Dopo una breve chiacchierata, ci siamo detti: “ma perché non facciamo un libro sui vini dell’Alto Adige?”. Così, in una fredda sera del gennaio del 2019 mi sono ritrovato in una pensioncina in cima
Manni Nössing
Nell’ottima guida Vini e cantine dell’Alto Adige, di Christoph Tscholl e Angelika Deutsch, Manni Nössing è indicato come uno dei produttori più simpatici della regione. Immaginatevi quindi il mio stupore quando, raggiungendomi in motorino nel cortile della sua azienda, levandosi il casco mi dice: «Io sono un tipo antipatico!». Così, giusto per mettere le cose in chiaro. In realtà è solo stanco, è stato in vigna dall’alba, ora è quasi
Cantina Merano
L’edificio è enorme, ma ha una sua eleganza. Belli i disegni che decorano la parete che costeggia la strada, bella la grande botte con il logo e il nome in acciaio dorato, magnifiche le vetrate dell’enoteca che affacciano sulla piana di Merano. In quanto a panorami, l’Alto Adige non delude mai. Stiamo parlando della Cantina Merano, dove in bottaia mi aspetta Stefan Kapfinger, enologo e direttore di produzione della cantina.
Franz Haas
Fisico robusto da contadino, testa da ricercatore – decorata da un gran paio di baffi – Franz Haas è sempre alla ricerca della sua zolla filosofale, la vigna perfetta per creare il vino ideale. Di solito, i vignaioli provano a spiegarti perché i loro vini siano così buoni. Franz, invece, cerca sempre di capire com’è che potrebbe migliorarli. Lo raggiungo in un pomeriggio di metà settembre; cassoni pieni d’uva emettono
Tenuta Dornach
Patrick Uccelli ha uno sguardo schietto e ridente, e un animo aperto alle possibilità della vita. È un agricoltore che non vuole restare confinato nella specificità del suo mestiere. Per lui, più colture significano più cultura. Elabora pensieri interessanti sul nostro rapporto con la natura, col cibo, e non si limita ad enunciarli, ma con la moglie Karoline prova a metterli in pratica nella sua azienda a Salorno, la Tenuta
Cantina S. Michele Appiano
Non è stato semplice arrivare ad Hans Terzer, enologo, cuore e motore della Cantina San Michele Appiano. Sono giorni di vendemmia, e durante l’incontro sembra essere sulle spine, sa che a momenti arriveranno centinaia di rimorchi carichi d’uva, e lui deve essere pronto a riceverli. Provo a dargli due indicazioni per la video-intervista, ma con uno sguardo mi fa capire che non c’è niente da spiegargli, e allora partiamo. «La
Weinhof Kobler
Conosco Armin Kobler da anni, per alcuni incontri nelle fiere del vino e per le comuni frequentazioni sui social. Ho sempre ammirato il suo equilibrio; veste elegante, ma con sobrietà, partecipa alle discussioni sui social con puntiglio, ma senza mai trascendere. Così non mi stupisco quando mi accoglie nella sala di degustazione del Weinhof Kobler: tutta bianca, tavolo bianco, sedie bianche, l’attenzione rivolta solo alla bottiglia in esame. Un’esperienza zen.
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