Alfio Cavallotto, più che un vignaiolo, sembra un nouveau philosophe; scapigliato, barba di qualche giorno, camicia bianca e cappotto grigio scuro. In realtà, è tornato da appena quindici minuti dal Senegal, con un enorme ritardo. Sarà stanchissimo, ma la gentilezza deve essere un carattere di famiglia, e non mi caccia via. “C’entra anche la fortuna, nella nascita di quest’azienda. Se la marchesa Colbert , proprietaria di un immenso patrimonio in
Beppe Rinaldi
Non è facile avere a che fare con Beppe Rinaldi; può decidere che gli vai a genio, e fermarsi con te a lungo, così come anche gentilmente liquidarti con una battuta. Se ti chiamano “Citrico”, ci sarà bene un motivo. Avevo invano provato a intervistarlo per due anni di seguito, alla manifestazione di Vini Veri, a Cerea. Non c’ero riuscito, protetto com’era da un fitto capannello di amici con cui
Augusto Cappellano
È impossibile non provare simpatia per Augusto Cappellano. Alto alto e magro magro, con in testa un cespuglio di forma mutevole, sempre pronto al sorriso. Sembra un ragazzino, anche se ormai di anni ne ha più di quaranta. Siamo in periodo di vendemmia, e non gli è stato facile trovare una mattina da dedicarmi. Lo raggiungo nella sua cantina di Serralunga d’Alba; oltre alla vendemmia, ci sono anche i muratori,
Luciano Sandrone
Sono nell’azienda Sandrone, a Barolo, in compagnia di Barbara Sandrone. La mia intenzione era di intervistare il padre, Luciano, ma Barbara mi fa capire che oggi è impossibile, sono in vendemmia, è troppo occupato. Decidiamo di passare comunque a salutarlo. “Sento fischiare da questa parte, sicuramente è in cantina”. Barbara, per localizzare l’attivissimo Luciano, si orienta seguendo il suo fischiettare. Troviamo Luciano intento a spalare via le bucce da un
Ferdinando Principiano
Siamo nella vigna Ravera, a godere degli ultimi raggi di sole, immersi in un mosaico di vigne multicolori. È un vigneto così impervio che solo a stare in piedi vien male ai tendini, “da bambino lo odiavo, seguivo mio padre nel lavoro, e c’era sempre da andare giù a prendere l’acqua, o una cesoia, e a salire la fatica spaccava le gambe. Ora, appena posso, mi rifugio qui”. Ci sistemiamo
Anteprima Nebbiolo
Cannubi. È uno dei luoghi magici del vino, ogni volta che ci torno ho la strana sensazione di entrare in una cattedrale. Ogni sua zolla è conosciuta, ogni suo grappolo è benedetto. Mi accompagna Luca Sandrone, molto fiero dell’aspetto del suo nebbiolo. Mancano pochi giorni alla vendemmia, le altre uve sono già in cantina. Manca solo lei, l’uva regina. Non ho resistito alla tentazione, mi son fatto lasciare lì, da
Lorenzo Accomasso
La Morra, frazione Annunziata, da Lorenzo Accomasso. La prima volta ci sono andato in compagnia di Milena Vaira, produttrice, “vengo anch’io, meglio che ti presenti, è un tipo un po’ così, ma non puoi non conoscerlo, lui è il barolo”. Lo troviamo in cantina, un piccolo capannone affascinante quanto una periferia industriale la domenica pomeriggio. Non ci sente arrivare, indaffarato com’è con tubi e tini. Quando alza la testa, si
Vajra
Aldo e Milena Vaira (in azienda il cognome diventa Vajra, ma mi son dimenticato di chiedere il perché) sono di una gentilezza estrema, di una cortesia d’altri tempi. Li raggiungo a Vergne, frazione di Barolo, in una delle poche mattine di sole di questa umidissima primavera. Tutt’intorno è un trionfo di fiori e verde tenero, pieno di linfa. Al mio arrivo Aldo è occupato a caricare pallet col muletto, e
Moda a Monforte 3
Ecco l’ultimo video del trittico piemontese. A rivederli mi è presa la nostalgia, e mi sa che ci torno quanto prima. Ancora un grazie a Ferruccio Ribezzo e Sandro Minella, senza il cui aiuto questo lavoro sarebbe stato ben più arduo.
Moda a Monforte 2
Continuano le nostre chiacchierate con i vignaioli piemontesi. Viste così, realizzarle sembra un lavoro facile facile, ma vi assicuro che è tutta una corsa fra un appuntamento ed un altro, ritardi, disdette, pranzi saltati e cene troppo abbondanti. Però mi diverto, e spero si veda.