Simone Capecci l’ho conosciuto un’estate fa,mentre preparavo il libro delle Marche, e ne avevo parlato qui. Così ora, quando passo dalle sue parti, a Offida, mi fermo salutarlo. E, con in mano un bicchiere di Ciprea, mi godo il fresco della sua cantina. Il problema è che anche quando non sono “in servizio” non riesco a sottrarmi al fascino della fotografia, e allora ecco gli scatti di quella mezza mattinata
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