Con Beniamino Zidarich c’è una buona sintonia. L’ho intervistato nel 2014, e sono poi tornato per la vendemmia del 2018. E così, quando mi ha chiamato una sera di metà di settembre per dirmi “domani cominciamo, hai voglia di venire?”, non ci ho pensato due volte, ho caricato la macchina e sono partito. Il Carso è sempre uno spettacolo; il verde delle vigne, la pietra grigia, la terra rossa, e
La bottiglia – Ograde -Skerk
L’Ograde di Sandi Skerk, oggi Luca Sarais sceglie il vino di un produttore molto speciale. Se volete saperne di più, date un occhio alla sua intervista.
Zidarich vendemmia 2018
Il sole è quasi andato, sono ancora in autostrada ma manca poco. Spengo l’aria condizionata, abbasso i finestrini, e sorrido. Un profumo salmastro, un’aria calda e umida che sa di mare e macchia mediterranea, invade il furgoncino. Sono arrivato nel Carso. Il mattino dopo sono a Prepotto, a riprendere la vendemmia di Benjamin Zidarich. Quando arrivo sono già tutti in vigna, a raccogliere malvasia e vitovska. C’è un atmosfera allegra,
Mare Vitovska 2015
L’edizione Mare Vitovska 2014 si tenne nell’antica pescheria, un edificio pieno di fascino sul lungomare di Trieste. Ci avevo passato due giornate indimenticabili, ed ero tornato a casa con gli occhi carichi di bellezza. Così, quando mi hanno detto che quest’anno la manifestazione si sarebbe tenuta in un posto molto più bello, ho creduto fosse solo un modo di dire. Ma dopo un’intera giornata al Castello di Duino, devo dire
Benjamin Zidarich
“I vini del Carso sono facilmente riconoscibili, sanno di pietra. È come spaccare un sasso, e metterci il naso dentro”. Sempre nel Carso, sempre a Prepotto. Questa volta in visita ad una cantina oramai mitica, quella di Beniamino Zidarich. Cinque piani scavati nella roccia, un’opera coraggiosa che lascia intuire il carattere del vignaiolo che l’ha prima sognata e poi realizzata. “Questa cantina è la mia vita”, mi dice, e dal tono intuisco l’orgoglio ma anche
Lupinc
Ancora Carso, ancora Prepotto. Oggi sono da Matej Lupinc, che avevo incontrato a Mare Vitovska. Era in compagnia del padre Danilo, con cui ho avuto una bella discussione, conclusasi con l’invito a visitare il suo sito di ricerca sulla prima guerra mondiale. Sito che poi in camera ho cercato invano su internet. Mistero chiarito da Matej; Danilo parla un italiano antico, ed il sito non è virtuale, ma un vero e proprio scavo! Arrivo in azienda
Sandi Skerk
La parola terroir si presta a numerosi equivoci, eppure ci sono situazioni in cui il concetto non potrebbe essere più chiaro. A Prepotto, per esempio, dove in pochi chilometri quadrati nascono i vini di Zidarich, Lupinc e Skerk. Come se Rivera, Pirlo e Baggio fossero nati tutti nello stesso condominio. Dire che Sandi Skerk è una persona gentile è a dir poco un eufemismo. Ha un sorriso disarmante, che fa subito simpatia. E se in
Matej Skerlj
Timido e orgoglioso, questi sono gli aggettivi che mi vengono in mente quando penso a Matej. Un sorriso mite e uno sguardo fiero, che si accende ancora di più quando parla del Carso. Sempre un po’ accaldato dal lavoro, i capelli spettinati, sembra un personaggio della Rivoluzione Francese. E una rivoluzione tranquilla la sta facendo nelle vigne, a Sales, Sgonico, esaltando sempre più le caratteristiche territoriali dei suoi vini. Andate ad assaggiare