Nell’ottima guida Vini e cantine dell’Alto Adige, di Christoph Tscholl e Angelika Deutsch, Manni Nössing è indicato come uno dei produttori più simpatici della regione. Immaginatevi quindi il mio stupore quando, raggiungendomi in motorino nel cortile della sua azienda, levandosi il casco mi dice: «Io sono un tipo antipatico!». Così, giusto per mettere le cose in chiaro. In realtà è solo stanco, è stato in vigna dall’alba, ora è quasi
Cantina Tramin
Da Caldaro scendo in auto verso Termeno, in una sfolgorante mattina di settembre. La Cantina Tramin, in cima a un colle all’ingresso di Termeno, di un verde intenso sul verde delle viti, sembra fare la guardia al paese e alle sue vigne. L’appuntamento è con Willi Stürz, enologo e direttore aziendale. Ma è una giornata difficile, siamo vicini alla vendemmia, e a farmi visitare l’azienda è Sigrid Pichler, che della
Tenuta J. Hofstätter
«La mia azienda è stata fondata da Joseph Hofstätter, lo zio della mia nonna materna, nel 1907. Lui era il fabbro del paese, ma intanto produceva vino per l’osteria della moglie. Quando capì che la produzione ed il commercio dei vini erano più redditizi, non esitò a cambiare lavoro. La seconda generazione aziendale è rappresentata da Konrad Oberhofer, mio nonno Corrado, che sposò la nipote di Joseph Hofstätter. Il terzo
Ritterhof
L’indirizzo è perfetto, Strada del Vino 1, Caldaro. Lo è anche la posizione, la Tenuta Ritterhof affaccia su vigne che digradano verso il lago di Caldaro, ma proprio accanto scorre la provinciale. E così c’è un flusso costante di turisti che si fermano a degustare al punto vendita, o approfittano del bel ristorante al piano superiore. Per non sbagliare, cercate lungo la strada un enorme grappolo di pietre blu, alto
Castel Juval – Unterortl
Si sale per tornanti stretti, pensando “ma sarò sulla strada giusta? Possibile ci siano vigne in posti tanto impervi?” Poi un piccolo slargo, ed ecco l’ingresso della tenuta Castel Juval – Unterortl. Il cortile è occupato da un enorme autotreno, di quelli che girano l’Italia per gli imbottigliamenti. Martin Aurich va su e giù col muletto caricando bancali, e pare divertirsi parecchio; la moglie Gisela un po’ meno, indaffarata com’è
Strasserhof
« La prima etichetta resterà una delle storie più belle della mia vita. Il vino è sempre stata la mia passione e nel 2003, a ventiquattro anni, ho fatto il primo imbottigliamento. Avevo fatto già un po’ di prove, in quegli anni mio padre era conferitore dell’Abbazia di Novacella. Cominciammo con un Kerner, un Sylvaner e un Gewürztraminer; partimmo bene, anche se a guardare indietro posso dire che non eravamo ancora
Baron Longo
Anton Longo Liebenstein è un giovane assai compìto, dal sorriso timido. Ma ha idee chiare e un carattere forte, che lo hanno portato, nel 2015, ad occuparsi in prima persona nell’azienda di famiglia e riprendere a vinificare le uve della tenuta, anziché consegnarle alla cantina sociale, come avveniva oramai da un secolo. L’attività infatti venne interrotta con il passaggio dell’Alto Adige dall’Austria all’Italia, quando il bisnonno di Anton, allora sindaco
Elena Walch
L’azienda della famiglia Walch è a Termeno, in un antico convento acquistato dai gesuiti nel 1869. Una cantina storica, siamo ormai alla quinta generazione, ma è con l’arrivo di Elena, che sposa Werner Walch, che riesce a imporsi sui mercati internazionali. Elena, fresca di studi in architettura e un carattere deciso, prende le redini dell’azienda e mette subito in chiaro le cose: le dà il suo nome. «Volevo legare il
Pranzegg – Martin Gojer
Arrivo da Martin Gojer, azienda Pranzegg, alle nove. Maso e vigne sono ancora in un’ombra azzurra, mentre il versante opposto della valle è splendente di sole. Suono il citofono e la porta si apre. Martin mi aspetta di sopra, ma io resto intimorito dal calore del legno che mi circonda, il primo impulso è di togliermi le scarpe. Prendiamo un caffè, intanto Martin comincia a raccontare, “questo è un luogo
Moser
Oramai è un’abitudine consolidata, tra campioni dello sport e divi dello spettacolo: al top della carriera, una bella azienda vinicola, un enologo di fama e tante belle bottiglie con il proprio nome. Aveva cominciato Nils Liedholm, e dopo di lui una valanga. Da Sting a Mick Hucknall (il rosso dei Simply Red), da D’Alema a Bruno Vespa. Cosa che spesso non fa felici i vignaioli veri, quelli che in vigna