Mentre risalivo la valle, grandi nubi nere giravano sulla città di Trento, e la radio preannunciava temporali su tutto l’arco alpino. Appena arrivato, ho visto che preparavano una tavolata per un centinaio di ospiti, all’aperto. Così, mentre mi presentavo all’indaffaratissima padrona di casa, Roberta Giuriali Stelzer, accennando al cielo, le ho chiesto con nonchalance :”Qual è il Piano B ?” E lei, guardandomi stupita: “Non c’è nessun Piano B. Non
Relais Tenuta Santa Caterina
C’ero venuto un anno fa, a Grazzano Badoglio, a intervistare Giulia Alleva, e a riprendere la vendemmia della Tenuta Santa Caterina. In una pausa di lavoro, Giulia mi aveva portato a vedere dei lavori in corso, dicendomi “questo diventerà un relais, un posto dove accogliere i nostri visitatori”. Mi fece girare tra gli operai al lavoro, con gli occhi che le brillavano nel prefigurare la costruzione finita. Ora, io so fare
Gravner – Coltivare il vino
Per quel che mi riguarda, l’invidia è un buon segno. Ovvero, se sfogliando un libro penso “Cavolo, potevo farlo io!”, vuol dire che quel libro mi è piaciuto molto. Che avrei voluto essere io a fare le interviste, io a fare le foto, io a decidere l’impaginazione. Ma, per vostra fortuna, a scriverlo c’era Stefano Caffarri, le foto le ha fatte Alvise Barsanti, la grafica era nelle mani di Damir
Mare Vitovska 2015
L’edizione Mare Vitovska 2014 si tenne nell’antica pescheria, un edificio pieno di fascino sul lungomare di Trieste. Ci avevo passato due giornate indimenticabili, ed ero tornato a casa con gli occhi carichi di bellezza. Così, quando mi hanno detto che quest’anno la manifestazione si sarebbe tenuta in un posto molto più bello, ho creduto fosse solo un modo di dire. Ma dopo un’intera giornata al Castello di Duino, devo dire
Primavera a San Leonardo
Dicono che a tutto ci si abitua, ma io alla bellezza di queste vigne proprio non riesco a restare indifferente. Se poi arrivo in una giornata ventosa e soleggiata, tutte le cose intorno sembrano chiamarmi: “una foto, fammi una foto!” Nel primo pomeriggio sono già distrutto, eppure continuerei a girare e scattare senza posa, con il pensiero che “…e quando mi ricapita un posto così?”
Serata Sangiorgi
Il tempo che passa e la bellezza. Di questo parla Sandro Sangiorgi nelle sue degustazioni. E mentre parla di vino, parla di noi. Non mi azzardo neppure a riassumere la serata, dirò solo che qui Sandro è in ottima forma, e si apprezzano sia le idee originali che la capacità di tenere sempre alta l’attenzione. Il video termina alll’inizio della degustazione (cieca); non ho voluto togliervi il piacere di provare
Terroir Marche
Uno dice Ascoli Piceno, e si aspetta una sonnolenta cittadina di provincia dove camminare sotto i portici con la moglie sottobraccio, salutando i conoscenti sollevando leggermente il cappello. E invece no, anche qui ferve ogni tipo di attività. Nel fine settimana in cui siamo arrivati, in piazza c’era una fiera dell’antiquariato, l’arrivo della Mille Miglia, e la manifestazione di Terroir Marche. Non esiste più la provincia di una volta
GioWine
Camminiamo per Panama City, quando un signore si sporge da un taxi e, sbracciando, urla: “Ghiovanni!” Ghiovanni è Giovanni Cardullo, e la stessa scena, in forme diverse, si è ripetuta più volte nei tre giorni che sono stato a Panama. Qui è un autorità, ma da quel che ho capito lo è anche a Santo Domingo, L’Avana o Bogotà. In ogni albergo o ristorante in cui siamo entrati gli si
Serata GioWine a Panama
Se ti arriva un’offerta di lavoro da Panama la mattina del primo di aprile, sei portato a pensare che sia uno scherzo. E invece no, la proposta era vera, e veniva da parte di un carissimo amico dei tempi dell’Università di Perugia, di cui avevo perso le tracce (ora vive a San Diego, California), e che il vino mi ha fatto reincontrare. Lui è Giovanni Cardullo, e negli States ha
Valpoliterra
Era stato Marcello Vaona, (Novaia) a presentarmi Enrico Brendolan, in una memorabile cena estiva dove, insieme ad un bel gruppo di vignaioli della Valpolicella, contribuimmo a a far sparire un numero imprecisato di bottiglie (nebbioli, alla cieca) e polli arrosto. Enrico mi aveva spiegato dove fosse la sua enoteca ed io, come sempre, avevo fatto finta di capire. Mi aveva fatto una buona impressione, e mi ero ripromesso di tornare