Stavo intervistando Fiorentino Sandri, della Pojer e Sandri di Faedo, in Trentino, quando a Fiorentino è scappato un accenno a Luigi Veronelli, personaggio mitico del discorso del vino in Italia. Ora, io sono arrivato troppo tardi al vino per poterlo incontrare, ma Veronelli mi ha sempre incuriosito; da ragazzino sfogliavo i numeri di Panorama che giravano per casa, e mi stupivo che si potesse scrivere e discutere di una bottiglia.
Papillon e Caratello
Quest’oggi vi tocca un Winestories in versione vannamarchi, ma sono rimasto affascinato dalle ultime creazioni della Pojer e Sandri, Papillon e Caratello, due apribottiglie per vecchie annate. Troppo spesso capita che un bottiglia conservata a lungo e con amore abbia il tappo rovinato, col rischio di guastare una bella serata. I due cavatappi funzionano con il principio della doppia presa; il classico “verme” tiene ancorato il tappo, mentre una doppia lama
Zero Infinito Cremisi
Ogni tanto Mario mi telefona per dirmi “se passi da queste parti, fermati a farci due foto”. Io trovo sempre la scusa per arrivare la sera prima, in modo di usufruire della sua cantina privata e della cucina di Carmela. E la mattina dopo, mentre facevamo le “due foto”, ho scoperto che l’instancabile duo aveva appena fatto uscire un nuovo vino, il fratello dell’ormai rinomato Zero Infinito. Si chiama Cremisi,
Toscani, brandy e cioccolato
Sì, è un lavoro, ma ogni tanto si gode molto. Come in quell’ora del Vinitaly 2019 dove le Manifatture del Sigaro Toscano hanno invitato tre produttori di brandy (Mario Pojer, Bruno Pilzer e Guido Fini-Zarri) e un’azienda di cioccolato per abbinare i loro prodotti ad un Antico Toscano. La mia preferenza va agli Extravecchi, meno morbidi degli Antichi, ma a caval donato…
Amici Acidi
Aceto. Forse l’elemento più bistrattato delle nostre cucine e, con maggior colpa, anche della gran parte dei ristoranti, che propongono stancamente lo stesso prodotto da trent’anni. Così, cinque amici di lunga data si sono messi insieme per far conoscere a tutti le potenzialità dell’aceto, e si son dati il nome di Amici Acidi. Vengono da esperienze diverse – vino, miele, ristorazione – e sono: Hans Peter Widmann (Baron Widmann), Joško
Ancora brandy
Ci eravamo lasciati a pranzo, con Bruno Pilzer, Gianni Capovilla, Mario Pojer e Guido Fini Zarri che raccontavano le loro storie di distillatori, intanto che ci sfilavano davanti i patti preparati da Stefano Caffarri. Giusto il tempo di sparecchiare che han cominciato ad arrivare altri ospiti, pronti per il secondo round della giornata. Stefano si è rimesso ai fornelli, mentre Laura Sbalchiero era ovunque, a presentare tutti a tutti, e
Brandy Italiano Artigianale
Il Brandy Italiano Artigianale. Non pensate a quelle tristi bottiglie polverose usate nei bar per correggere caffè mal riusciti. Pensate invece a liquori sopraffini, opera di quattro amici che, ognuno con le proprie caratteristiche, distillano con passione i propri vini. Loro sono Gianni Capovilla (Capovilla Distillati), Bruno Pilzer (Pilzer Distilleria), Mario Pojer (Pojer e Sandri), Guido Fini Zarri (Villa Zarri). Si sono incontrati nella sede milanese della Neff per far
La camera del tesoro
Una visita nelle stanze segrete, anzi, nella schatzkammer, la camera del tesoro dell’azienda Pojer e Sandri. Un patrimonio di bottiglie e conoscenze lungo quarant’anni. La voce che ci accompagna è di Mario Pojer, ma tanto lo sapete già.
I distillati di Pojer e Sandri
Che io capisca poco di vino, è cosa abbondantemente risaputa. Ma forse non tutti sanno che di distillati ne so ancora meno. Così, quando di passaggio alla Pojer e Sandri (Faedo, Trentino) mi sono imbattuto in un gruppo in visita alla distilleria, non ho resistito all’idea di registrare la lezione di Mario Pojer sull’argomento. Che è interessante di per sé, ma che Mario restituisce con una tecnica sopraffina. Gesticola con
Pojer e Sandri, perché?
Come si sceglie un’azienda vinicola? Come si arriva, tra le migliaia di cantine presenti al Vinitaly, proprio in quello stand? Si fanno i compiti a casa? Si ascoltano i consigli di un amico? Una botta di fortuna? Mai messi tanti punti interrogativi, mi sembra di essere Arbasino. Ma le domande me le sono fatte davvero. Anzi, le ho fatte ai visitatori (felici) della Pojer e Sandri. Dalle loro risposte, anche