Emanuela Mastrodomenico e il padre Donato mi aspettano sulla soglia della cantina. È la classica cantina di Barile; qui l’intera collina è punteggiata da portali che introducono a grandi spazi scavati nel tufo. Create dalla comunità albanese che si insediò a Barile (come in altre località del Vulture) cinque secoli fa, oggi costituiscono l’ambiente ideale per conservare il vino. L’azienda è condotta da Emanuela e Giuseppe, con la supervisione di
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