Nell’ottima guida Vini e cantine dell’Alto Adige, di Christoph Tscholl e Angelika Deutsch, Manni Nössing è indicato come uno dei produttori più simpatici della regione. Immaginatevi quindi il mio stupore quando, raggiungendomi in motorino nel cortile della sua azienda, levandosi il casco mi dice: «Io sono un tipo antipatico!». Così, giusto per mettere le cose in chiaro. In realtà è solo stanco, è stato in vigna dall’alba, ora è quasi
Degust
Difficile descrivere Hansi Baumgartner; brillante e pacato al tempo stesso, riesce ad essere premuroso ed ospitale, sempre svolgendo con attenzione il suo lavoro. Il suo locale, Degust, è a Varna. Tutto molto elegante e funzionale, con un tocco di originalità che rallegra la vista. Lì Hansi lavora con la moglie Edith e la figlia Marlies, mentre a dieci minuti c’è il bunker che ospita i formaggi in affinamento. Una torre
Pacher Hof
Fu Josef Huber, nel 1849, a cambiare la storia del maso Pacher. Una storia lunga, i primi documenti della famiglia Pacher risalgono al 1142, precedenti anche alla fondazione della vicina abbazia di Novacella. Josef sposò Maria Pacher, e oltre a cambiare il cognome della famiglia diede una svolta alle attività in campagna. Era un viticultore, di quelli curiosi, un pioniere nella Valle Isarco. Impiantò le vigne e per tutta la
Cantina Valle Isarco
« Siamo una cooperativa di 135 famiglie che coltivano 165 ettari di vigne, da Bolzano a Bressanone. Sono tutti piccoli appezzamenti, abbiamo la media classica altoatesina di 1,2 ettari per famiglia, con altezze che vanno dai 150 ai 1000 metri. Siamo la zona più a nord dell’Alto Adige, con vigneti in forte pendenza, rappresentiamo quella che viene definita “viticoltura eroica”». Siamo a Chiusa, pochi chilometri da Bressanone, e a raccontarci