«Il mondo dell’enologia è vivere gli angoli della cantina, sentire il rumore del vino, ascoltare le fermentazioni, assistere i travasi, agganciare i morsetti, preparare i piedi di fermentazione…tutte piccole cose che fanno un insieme, e questo insieme è l’anima di quel vino. Il vino non è una cosa sterile, un vino deve emozionare; devi partire dall’uva, e trasferire quest’anima nella materia finale. Di un vino bisogna prendersi cura, custodirlo, rispettarne i silenzi, saper aspettare. Questa cosa la vivi solo se sei in cantina, se in cantina passi le tue giornate. Un vino è profondamente segnato da chi lo fa, da chi se ne prende cura, è come un figlio allevato da un genitore. Ad esempio, credo che l’essere donna dia al nostro vino genuinità, trasparenza, un forte legame alle sue origini.
Il momento più esaltante è quello della vinificazione, seguire i diversi passaggi dell’uva in mosto, e del mosto in vino. All’interno di questa trasformazione, dal mosto in vino, esiste la vita, perché avviene ad opera di lieviti, in grado di trasformare lo zucchero in alcol. Il vino fa parte della generosità della vita. Il vino non è una magia, è la vita”.
Questo mi ha detto Paola Cocci Grifoni, e non aggiungo altro, perché una cosa così bella io non la so dire neanche se scrivo altri tre libri.
video: Mauro Fermariello montaggio: Mauro Di Schiavi
di più: www.tenutacoccigrifoni.it
bellissima azienda!