Aldo e Milena Vaira (in azienda il cognome diventa Vajra, ma mi son dimenticato di chiedere il perché) sono di una gentilezza estrema, di una cortesia d’altri tempi. Li raggiungo a Vergne, frazione di Barolo, in una delle poche mattine di sole di questa umidissima primavera. Tutt’intorno è un trionfo di fiori e verde tenero, pieno di linfa.
Al mio arrivo Aldo è occupato a caricare pallet col muletto, e la mia sensazione è che si diverta molto. Intanto mi guardo intorno; l’azienda è ben concepita, cosa che raramente avviene, visto che spesso si costruisce in base alle nuove esigenze, e quasi mai con una sensata progettazione. Qui c’è la casa, una bella villetta con giardino, il corpo aziendale e un ampio cortile per i mezzi. La sala degustazioni è grande e luminosa, ed è lì che dopo poco mi raggiunge Aldo, pronto a raccontare. Stiamo lì quasi un’ora, poi passa Milena a prendermi per portarmi nei vigneti. Resto sorpreso nel vedere quanto i discorsi dei due siano complementari, e sopratutto quanto ognuno dei due tenda sempre a ricordare i meriti dell’altro (e dei tre figli, tutti impegnati in azienda).
L’azienda è di sessanta ettari, con vigneti sparsi tra La Morra, Novello, Roddino e Sinio. I più rinomati sono i sei ettari del Bricco delle Viole, da cui ottengono una bella barbera e un barolo finissimo. Vista la superficie aziendale, di barolo i nostri avrebbero potuto farne molto di più, e con buone ragioni, visti i prezzi che si riescono a spuntare.
Ma se è vero che ogni terreno dà il meglio di sé quando ospita il vitigno adatto, allora ne consegue che non si potrà piantare nebbiolo ovunque. È un ragionamento semplice, ma in molti han preferito monetizzare l’ondata dei prezzi alti del barolo, spiantando così le altre varietà meno nobili, mettendo nebbiolo perfino dove i vecchi avevano i noccioleti, togliendo fascino a un territorio che proprio nelle differenze ha la sua bellezza. Aldo e Milena no, loro hanno resistito, ed ecco allora freisa, dolcetto, barbera, moscato e perfino riesling renano, una vecchia passione di Aldo, che risale alla tesi di laurea, e gli dà molte soddisfazioni. Una scelta aziendale che il mercato ha capito e premiato, e che ha dato loro una fama di produttori affidabili, rispettosi delle proprie radici.
di più: www.gdvajra.it
Famiglia stupenda! Incontrati al Merano Wine Festival al Vinitaly e molte altre volte, l’ultima a Pietrasanta alla fine di Maggio per Terre d’Italia. Si identificano nei loro vini, semplici ma al tempo stesso strutturati, di spessore, fini e gentilissimi proprio come loro.