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Un blog che parla di vino, viti e vignaioli

Zidarich vendemmia 2018

17 Settembre 2018 1 commento

Il sole è quasi andato, sono ancora in autostrada ma manca poco. Spengo l’aria condizionata, abbasso i finestrini, e sorrido. Un profumo salmastro, un’aria calda e umida che sa di mare e macchia mediterranea, invade il furgoncino. Sono arrivato nel Carso.

Il mattino dopo sono a Prepotto, a riprendere la vendemmia di Benjamin Zidarich. Quando arrivo sono già tutti in vigna, a raccogliere malvasia e vitovska. C’è un atmosfera allegra, c’è un bel sole, la vendemmia quest’anno scorre tranquilla. Dopo poco arriva Beniamino con la “merenda”. Casse di acqua e bibite varie, litri di caffè e  bomboloni alla crema credo fuori dalle normative europee per il loro contenuto calorico.

Beniamino sovrintende il lavoro con calma, è evidentemente soddisfatto delle uve che sta portando in cantina. Guida il trattore nei filari, mentre il figlio Jacob con gli amici caricano le cassette sul rimorchio.

Andiamo avanti tutta la mattinata, sotto un sole caldissimo.  Avrei voglia di lamentarmi, ma a raccogliere c’è anche la mamma ottantenne di Beniamino, e allora sto zitto. Alla fine ci fermiamo per la foto di gruppo, mentre tutti scalpitano affamati.

Mangiamo sulla magnifica terrazza che sovrasta la cantina Zidarich. Per pranzo una robetta leggera, goulash con polenta, che va d’incanto con una vitoska fredda. Poi, per mia fortuna, non si torna in campagna, ma scendiamo a fare qualche scatto nel fresco della cantina.

Il mattino dopo cominciamo alle sette. Mi ritrovo a camminare in una vigna indorata dai primi raggi di sole, mangiando con gusto un grappolo d’uva, mentre tutt’intorno è un tripudio di uccellini impazziti. Penso che potrebbe andare peggio.

A un certo punto Beniamino mi prende da parte, e mi porta a vedere un terreno su cui nascerà la sua prossima vigna.

È praticamente una pietraia, vedo solo il grigio dei sassi. Lui ne è entusiasta, sa che ci vorranno almeno due anni di lavoro e tanti soldi per sistemarlo, ma dice che ne vale la pena, che si investe per il futuro. E considerato quello che ha già saputo realizzare, non possiamo che credergli.

 

 

A

È arrivata la rivoluzione!
La camera del tesoro

Comments

  1. Antonio Autorino dice

    20 Ottobre 2018 at 16:38

    Eccezionale, come lo è Beniamino e la sua bellissima famiglia. Questo è il segreto di un prodotto straordinario

    Rispondi

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About Me

Mi chiamo Mauro Fermariello, e sono nato a Napoli nel 1958. Laureato in Scienze Agrarie, ho presto abbandonato il lavoro in campagna per seguire la mia passione per la fotografia.

Mi sono trasferito così a Milano nel 1990, cominciando a collaborare con diverse testate, interessandomi di reportage, ed approfondendo il mio interesse per gli argomenti scientifici.

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