Stamattina sono uscito presto, per portare i figli in stazione. Era buio, la macchina coperta di ghiaccio, e mentre attendevo che il parabrezza sbrinasse, ho chiuso gli occhi e pensato al mare di Cirò.
Ci sono stato quest’estate, per la FIVI, mi occorrevano delle riprese dell’azienda ‘A Vita, di Francesco De Franco . Sono arrivato di primo mattino, e ho approfittato dell’anticipo per fermarmi una mezz’ora a guardare il mare. Ne ho fatto scorta, sapendo che d’inverno mi sarebbe servito.
Arrivo in azienda che fa già un gran caldo, e fermarsi in cantina è un vero piacere. Ma Francesco non sta fermo, è inquieto. Siamo alla vigilia della vendemmia, tutto deve essere pronto. Lava gli acciai, mette in ordine, e ogni tanto si ferma, come attraversato dai pensieri. Conosco Francesco da più di un anno, ci incontriamo alle fiere, non siamo intimi ma è di quelle persone che ti piacerebbe ti fossero amiche.
E’ riservato, ma pronto alla battuta; sempre gentile e tollerante, ma si intuisce una forte determinazione per le cose che gli stanno a cuore. Architetto con laurea in enologia a Conegliano, ha cercato spazio fuori dalla Calabria, ma la passione per la terra, condivisa dalla moglie Laura, li ha spinti a tornare per dedicarsi ai terreni di famiglia. Otto ettari, quasi tutti a gaglioppo, e un po’ di magliocco e greco nero, tutti a conduzione biologica. Prima vendemmia nel 2008, salutata da una critica entusiasta.
Le vigne sono sparse, una più vicina al mare (e quest’anno è stata quella che meglio ha sopportato il caldo estremo), e le altre in collina. Sono terre emerse dal mare, calcareo argillose. Saliamo in collina per girare l’intervista, il sole picchia, tutto sembra arso, i grappoli di gaglioppo turgidi aspettano solo di essere raccolti. Lontano, il mare. Ho già vissuto quest’esperienza, probabilmente leggendo l’Odisssea.
Francesco ha pensieri complessi, mai banali, e come obiettivo la semplicità. Per lui, fare vino è produrre cultura, ed il gaglioppo lo strumento di questa operazione. La sua è un’interpretazione che cerca l’equilibrio tra la leggerezza dell’acidità e la potenza del alcol. Ha saputo mettere in discussione il modo di fare vino a Cirò, e il risultato è un vino elegante, sapido e intenso.
Semplice e complesso, come Francesco.
di più: avitavini.blogspot.it
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