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Un blog che parla di vino, viti e vignaioli

Bartolo Mascarello

19 Marzo 2014 1 commento

Questa intervista è durata due anni e mezzo. È iniziata nel febbraio 2011, e l’ho conclusa solo a settembre 2013. È cominciata con difficoltà, perché Maria Teresa Mascarello non usa un cellulare e non utilizza internet. Ma mi era molto piaciuta, nel bel documentario di Paolo Casalis, Langhe Doc, e la sua cantina è uno dei luoghi mitici delle Langhe, e così, dopo diversi tentativi, ero riuscito a strapparle un appuntamento. Ma al mio arrivo, Maria Teresa, scusandosi tantissimo, è fuggita per un impegno non previsto. Delusione iniziale, ma poi ampiamente ripagata dalle riprese in cantina, e dalla passeggiata in vigna, a Cannubi. Era la mia prima volta in una vigna “storica”, ricordo ancora l’emozione di quei momenti: un anfiteatro naturale, vecchie viti, un cielo blu. Mi sono seduto su di un masso, e sono rimasto più di mezz’ora a non far nulla, credo di aver smesso anche di pensare. Forse respiravo.

Sono tornato dopo due anni, e ora sono qui nel piccolo studio di Maria Teresa; intanto che lei prepara il caffè, mi guardo intorno. Tanti libri e molte foto. Riconosco, tra gli altri, Norberto Bobbio, Mario Rigoni Stern, Carlo Petrini; al centro c’è sempre lui, Bartolo, il padre di Maria Teresa. Un padre famoso,  tenace difensore dell’identità del Barolo, e delle Langhe tutte. Un maestro, il cui pensiero è ancora una guida per tanti giovani produttori. E, a quanto mi dicono, un uomo estroso, spiritoso, di piacevole conversazione. Non per nulla, la sua cantina è stata anche un luogo di cultura, ci si poteva incontrare Giorgio Bocca o Nuto Revelli, giusto per citare due intellettuali di Langa.

Le radici della famiglia affondano profondamente nelle vigne; il nonno di Bartolo, Bartolomeo, era cantiniere presso la Cantina Sociale di Barolo. Suo padre, Giulio, fondò l’azienda Mascarello nel 1918. Personalità decisa, partecipò alla lotta partigiana, e divenne sindaco di Barolo dopo la Liberazione.

Una bella eredità da portare in spalla, per Maria Teresa. Ma non lasciatevi ingannare dal suo aspetto esile, minuto; per quel poco che l’ho conosciuta, mi sembra aver ereditato tutta la tenacia e la fermezza di famiglia.

video: Mauro Fermariello          montaggio: Mauro Di Schiavi

 

 

 

 

Paolo Scavino
Anteprime Bardolino

Trackbacks

  1. Maria Teresa Mascarello in 4 parole: “Niente telefono, niente Internet” | OpenDrink ha detto:
    19 Marzo 2014 alle 19:06

    […] [Foto e filmato: Mauro Fermariello] […]

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About Me

Mi chiamo Mauro Fermariello, e sono nato a Napoli nel 1958. Laureato in Scienze Agrarie, ho presto abbandonato il lavoro in campagna per seguire la mia passione per la fotografia.

Mi sono trasferito così a Milano nel 1990, cominciando a collaborare con diverse testate, interessandomi di reportage, ed approfondendo il mio interesse per gli argomenti scientifici.

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