video: Mauro Fermariello montaggio: Mauro Di Schiavi
Ci sono voluti due mesi per dare il nome giusto a questo blog, Winestories, ed oggi mi rendo conto che la scelta non è stata solo estetica. Perché a me il vino piace, ma forse non al punto da dedicarci così tante energie; quello che veramente mi affascina sono le storie che raccolgo dai vignaioli che incontro, storie di fatiche e soddisfazioni, di sogni e fango sugli stivali, magnifiche albe e mani ghiacciate.
Tutto questo per raccontare la storia di tre ragazzi che appena usciti dall’Istituto Agrario hanno partecipato alla fiera del rione con una botte di vino. Così, per gioco. Era il 1974, da quella botte è nata la Pravis (dal nome del primo vigneto di Muller Thurgau), e dopo quasi 40 anni i”ragazzi” stanno ancora assieme , e si assomigliano pure, fisici compatti, capelli e barbe grigie, probabilmente per osmosi. Gianni Chistè si occupa dei vigneti, Domenico Pedrini segue il lavoro in cantina, e Mario Zambarda cura il prodotto dall’imbottigliamento alla vendita. La cantina è alle Biolche, tra Lasino e Madruzzo, nella Valle dei Laghi (se non la conoscete, lasciate un biglietto ai vostri cari e partite stasera stessa, è un vero incanto).
Sono 35 ettari, sparsi qua e là nella valle, dai 200 ai 650 metri. Questo fa sì che si producano tanti vini diversi,
internazionali ( Muller Thurgau, Pinot nero, Cabernet, Merlot, Sirah, Riesling ) ed autoctoni ( Nosiola, Franconia, Negrara, Vernaccia). In tutto, circa 200.000 bottiglie, con buona penetrazione sui mercati esteri.
Oggi in azienda stanno entrando i figli, affrontano un’agricoltura del tutto diversa da quella in cui la Pravis è nata, le sfide sono internazionali, ma loro si stanno attrezzando, e con successo. Erika Pedrini ha vinto il premio Art Vinum come migliore giovane enologa d’Europa; ho provato ad intervistarla, ma tornava dalla Cina ed andava a Parigi, o qualcosa del genere, ed era troppo stanca.
I padri ne parlano con soddisfazione, forse con la speranza di riposarsi un po’. Domenico mi racconta delle maggiori difficoltà che incontra oggi un giovane nell’intraprendere un’attività, ma poi conclude con saggezza contadina: ” I buoi buoni si vedono in salita!”.
di più: www.pravis.it
Carissimi amici; vi ricordo sempre e vi auguro ogni bene. contento di vedervi così. seri, impegnati e attivi. Vi accompagno con i ricordi e la preghiera.