Una storia particolare, quella di Gigi Nembrini e Daniele Gentile, titolari dell’azienda Corte Fusia, a Coccaglio, in Franciacorta. Una vecchia amicizia che risale alle scuole elementari ed è andata avanti nell’adolescenza. Poi le strade si sono divise, per studi e lavori diversi, per poi ricongiungersi e dar loro il modo di scoprire di avere ancora tante cose in comune. Come racconta Gigi, “volevamo fare qualcosa che parlasse di noi e del territorio in cui siamo nati e cresciuti”.
Tante discussioni, quasi per gioco, ma alla fine la creazione di una realtà che oggi produce circa trentamila bottiglie.Gli ettari sono sette, suddivisi in quattro vigneti piantati su diversi livelli del monte Orfano. I vitigni sono chardonnay, pinot nero e pinot bianco, e vini quattro: Brut, Satèn, Rosé e Millesimato. È prevista inoltre nei prossimi anni l’uscita di vini da singolo vigneto.
In cantina solo acciaio, per preservare tutti gli aromi del frutto, “per noi l’espressione del territorio all’interno dei nostri Franciacorta è fondamentale – dice Daniele – per ottenerla attuiamo una vinificazione, chiamiamola anche semplice, ma che non aggiunga nient’altro che viene dall’esterno, come l’utilizzo delle barrique o altre pratiche di vinificazione”.
Il Metodo Classico prevede che i vini siano più somiglianti all’idea dell’azienda che all’andamento dell’annata, ma Gigi e Daniele hanno provato a ribaltare questa impostazione, cercando di creare vini diversi ogni anno, figli dell’annata e del territorio.
“Lavorare così è più divertente – aggiunge Daniele – e d’altronde abbiamo una storia troppo breve per poter stabilire con certezza qual è il nostro vino. Cerchiamo di avere uno nostro stile, ma che sappia adeguarsi alle diverse annate. E questa è una cosa che i nostri clienti alla lunga apprezzano, imparano a distinguere gli influssi del clima nei nostri vini”.
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