Ad accogliermi a Le Cantine di Hesperia trovo Anna Della Porta, la mamma, due sorelle ed una ragazzina che fa i compiti. È un caldissimo pomeriggio di maggio, e l’offerta di acqua fresca e caffè viene accolta con entusiasmo. Appena mi riprendo, Anna mi carica in auto e andiamo alla ricerca dei vigneti. Siamo nelle campagne di Castel Campagnano, nell’Alto Casertano.
Un ettaro e mezzo di una vecchia vigna – ottantadue anni – è piantato con cultivar a bacca rossa (pallagrello nero, pizzutella e camaiola), mentre l’altra vigna di un ettaro – quattro anni – è di pallagrello bianco più un 20% di fiano. È la vigna Lydia, ed è proprio qui che ci mettiamo per la video-intervista e qualche foto.
L’azienda Le Cantine di Hesperia è giovane, le prime bottiglie sono del 2019, ma in realtà il padre di Anna, Peppino, è una vita che coltiva la vite per passione. Ed è proprio per esaudire un suo desiderio che Anna, enologa, già molto impegnata con una decine di aziende da seguire, ha deciso, con l’aiuto delle sorelle Erminia, Raffaella e Giulia, di gettarsi in questa nuova avventura.
Le bottiglie sono limitate; mille di Lydia, il bianco, e mille settecento di rosso, il Nais, tutte numerate.
Mentre rientriamo, scorgo Peppino in mezzo agli ulivi, che guarda le chiome con aria sognante. E penso che deve essere bello realizzare i desideri di un papà!
Due vini meravigliosamente meravigliosi fruttati e corposi alimentano i gusti della carne e del pesce se bevuti a temperatura giusta. Il bianco di gradazione giusta molto simile al fianco delle colline avellinesi, mentire il rosso è dotato di un sconvolgente composita’ ed una gradazione alta che solo i grandi vini possono avere e non è secondo a nessuno! Complimenti ai produttori!!!