Conoscevo la Barone Pizzini per aver visitato la loro filiale marchigiana, l’azienda Pievalta, gestita da Silvia Loschi e Alessandro Fenino. Per cui sentivo un’aria familiare, arrivando nella tenuta di Provaglio d’Iseo. Un’azienda storica, fondata nel 1870, ma fortemente dinamica e innovativa. Una delle prime, in Franciacorta, a passare alla conduzione biologica. Gli ettari sono quarantasette, per una produzione di circa 300.000 bottiglie. Nel video la storia dell’azienda, raccontata da Silvano Brescianini,
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Fratelli Berlucchi
La Fratelli Berlucchi è un’azienda storica della Franciacorta, fondata nel 1927 da Antonio Berlucchi, ingegnere costruttore di dighe, e oggi di proprietà dei cinque figli.È a Borgonato di Cortefranca, settanta ettari di colline moreniche e una magnifica villa. Al Consorzio mi avevano detto: “Il tuo riferimento è Tilli” . Tilli , esponente della nuova generazione ,mi accoglie calorosamente, ma si defila subito, affidandomi alla madre: ” È lei che tiene le
Agriturismo Grgič
Guardo il cielo fuori, grigio lavagna e carico d’acqua. Ripenso ad una bella mattina di giugno, a Padriciano, in compagnia di Igor Grgič. È lì che tiene i cavalli dell’agriturismo, mentre le vigne sono nella valle di San Dorligo, verso Muggia. Igor l’avevo incontrato a MareVitovska, e mi avevano convinto ad una visita la sua faccia simpatica e l’idea di passare un paio d’ore in scuderia. Sì, perché mi piace sentire l’odore
Zero Infinito
L’idea mi è venuta pensando all’ultimo vino prodotto da Mario Pojer e Fiorentino Sandri. È un vino che ho visto nascere; Mario mi portò a vedere le vigne una sera d’ inverno, tre anni fa. L’ho poi assaggiato più volte, prima che venisse messo in produzione. Avrei voluto dedicargli un video, ma è un po’ che non riesco ad andare a Faedo. Però il nome del vino continuava a rigirarmi
Slow Wine Veneto
Ero a Lonigo, al Consorzio dei Colli Berici, per un altro lavoro. Ma quando ho scoperto che le migliori menti dello Slow Wine Veneto erano lì riunite per gli assaggi della Guida, non ho saputo resistere. Mi ero sempre chiesto come avvenissero le selezioni, era un’occasione troppo ghiotta. Per quelli che invidiano gli assaggiatori, posso solo dire che mi è sembrato un lavoro davvero duro. Solo il Giavedoni arriva alla
Benjamin Zidarich
“I vini del Carso sono facilmente riconoscibili, sanno di pietra. È come spaccare un sasso, e metterci il naso dentro”. Sempre nel Carso, sempre a Prepotto. Questa volta in visita ad una cantina oramai mitica, quella di Beniamino Zidarich. Cinque piani scavati nella roccia, un’opera coraggiosa che lascia intuire il carattere del vignaiolo che l’ha prima sognata e poi realizzata. “Questa cantina è la mia vita”, mi dice, e dal tono intuisco l’orgoglio ma anche