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Un blog che parla di vino, viti e vignaioli

Strasserhof

1 Settembre 2019 1 commento

« La prima etichetta resterà una delle storie più belle della mia vita. Il vino è sempre stata la mia passione e nel 2003, a ventiquattro anni, ho fatto il  primo imbottigliamento. Avevo fatto già un po’ di prove, in quegli anni mio padre era conferitore dell’Abbazia di Novacella. Cominciammo con un Kerner, un Sylvaner e un Gewürztraminer; partimmo bene, anche se a guardare indietro posso dire che non eravamo ancora al top. Ma forse non lo siamo nemmeno adesso, io voglio sempre migliorarmi».

A parlare è Hannes Baumgartner, della Tenuta Strasserhof, azienda storica di Novacella, in Val d’Isarco. Siamo seduti nel cortile del maso, all’ombra di un grande ciliegio, in una assolata giornata di fine marzo; diverse bottiglie da assaggiare ci fanno compagnia. Fa caldo, e i bianchi pallidi e freschi che Hannes mi versa sono accolti da ampi cenni di assenso.

«Produciamo solo vini bianchi; Müller-Thurgau, Sylvaner, Kerner, Riesling, Gewürztraminer, Grüner Veltliner e un po’ di Sauvignon. In totale, 50-55.000 bottiglie all’anno. Abbiamo cinque ettari di vigne, più uno e mezzo di affitto. I nostri vigneti vanno dai 650 agli 800 metri, con terreni molto leggeri, con sabbia e ghiaia; un ambiente ideale per i bianchi, che qui vengono con una buona acidità, freschi e sapidi. È lo stile della Valle Isarco, ma anche quello della nostra azienda.

Un buon territorio aiuta, ma è importante anche la collaborazione con i colleghi che fanno vino in questa zona; abbiamo fondato un’associazione, Eisacktaler, che comprende i vignaioli della Valle Isarco. Siamo partiti nel 2004,  ci incontriamo un paio di volte all’anno per assaggiare i nostri vini e confrontarci, c’è sempre da imparare. Mi occupo di tutte le fasi di lavoro, dall’impianto delle vigne alla vendita delle bottiglie. Non è sempre facile, ma faccio quello che voglio, e mi piace così».

 

È stata una giornata perfetta, con cieli azzurri solcati da nuvole bianche e gole arse dissetate a dovere. E l’aver dimenticato il mio Mac sul tetto del furgone alla partenza la renderà per sempre indimenticabile.

 

Cantina Girlan
Pfitscher

Comments

  1. Dario dice

    2 Settembre 2019 at 20:44

    Io ti ve vengo a trovare 2 volte all’anno per fare scorta del tuo ottimo vino.

    Rispondi

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About Me

Mi chiamo Mauro Fermariello, e sono nato a Napoli nel 1958. Laureato in Scienze Agrarie, ho presto abbandonato il lavoro in campagna per seguire la mia passione per la fotografia.

Mi sono trasferito così a Milano nel 1990, cominciando a collaborare con diverse testate, interessandomi di reportage, ed approfondendo il mio interesse per gli argomenti scientifici.

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