Dopo l’incontro con Henry Beaufort, ci spostiamo fino a Vertus, per incontrare François Larmandier, dell’azienda Guy Larmandier. Pioviggina, e ci affrettiamo a entrare nel cortile, quando siamo attratti da una veduta affascinante; una vecchia abbazia che si affaccia su di un canale, e alcuni cigni che fanno lente evoluzioni.
Ma Peter ci richiama subito all’ordine, siamo qui per lavorare (cioè mandar giù il maggior numero possibile di bicchieri di champagne) e non per fare i turisti. Ad accoglierci troviamo un François Larmandier piuttosto stropicciato, come appena alzato da una pennica sul divano, ma sono le 11 del mattino e non credo sia questo il caso.
Ha però, agli occhi di Peter che dice “tanto sono tutte uguali”, il grande merito di saltare la visita in cantina, e di cominciare subito con le degustazioni. Nel video tutti i commenti del nostro equipaggio.
François è un vigneron independant, e così anche a lui tocca in sorte la foto con Matilde, che con italica perfidia lo bullizza dicendogli “Guarda che sono il tuo presidente!”
Lui sta allo scherzo e, come sottolinea Alessandro, sembra davvero una persona rilassata, soddisfatta del suo lavoro. E soddisfatti siamo anche noi delle bottiglie assaggiate (Peter ha qualche appunto, vedi video), e così ci avviamo in cerca di un posto dove poter bere qualcosa di buono prima del terzo incontro del giorno.
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