Nel 2019 ho compiuto numerosi viaggi in Alto Adige, per la preparazione del libro sulle cantine altoatesine. Un area vinicola di successo, soddisfatta di sé e del proprio futuro. Ma in passato non è stato sempre così, c’è voluto l’impegno di un intera generazione di viticoltori per raggiungere le attuali posizioni. E tra i nomi che ogni tanto venivano citati tra gli artefici di questo successo, spuntava spesso quello di Luis Raifer. Direttore e poi presidente della Cantina Colterenzio, con le sue innovazioni ha contribuito a cambiare il volto della viticoltura altoatesina.
Oggi Luis è in pensione, e per contattarlo ho approfittato dell’intercessione del comune amico Mario Pojer. È un bel signore ottantenne, che per la postura, i folti capelli bianchi e il dolcevita nero mi ricordano Giorgio Strehler. È ancora attivo, con la moglie cura una piccola vigna e conferisce le uva alla Cantina Colterenzio. . Cantina che ha voluto omaggiare i suoi tanti anni di lavoro dedicandogli una grande bottiglia, chiamata LR, come le sue iniziali. E di cui lui va giustamente orgoglioso.
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