Dopo due anni, torno a Villa Bellini, a Castelrotto, in Valpolicella. E lo faccio con vero piacere, perché Cecilia Trucchi è simpatica, a prescindere. Ha l’aria di una che ha passato l’infanzia a inseguire ranocchie negli stagni e fare a sassate con i maschi. Stare in vigna deve essere per lei la continuazione di quei giochi. E poi mi piace la sua ricerca esasperata di un vino unico, che
Archivi per Giugno 2013
Lorenzo Accomasso
La Morra, frazione Annunziata, da Lorenzo Accomasso. La prima volta ci sono andato in compagnia di Milena Vaira, produttrice, “vengo anch’io, meglio che ti presenti, è un tipo un po’ così, ma non puoi non conoscerlo, lui è il barolo”. Lo troviamo in cantina, un piccolo capannone affascinante quanto una periferia industriale la domenica pomeriggio. Non ci sente arrivare, indaffarato com’è con tubi e tini. Quando alza la testa, si
Vajra
Aldo e Milena Vaira (in azienda il cognome diventa Vajra, ma mi son dimenticato di chiedere il perché) sono di una gentilezza estrema, di una cortesia d’altri tempi. Li raggiungo a Vergne, frazione di Barolo, in una delle poche mattine di sole di questa umidissima primavera. Tutt’intorno è un trionfo di fiori e verde tenero, pieno di linfa. Al mio arrivo Aldo è occupato a caricare pallet col muletto, e
Albino Armani
Ma quanto si può essere ignoranti? Me lo chiedo mentre di prima mattina attraverso la Terra dei Forti, di cui ignoravo bellamente l’esistenza. Ma si può? Avanzo nell’ombra scura della montagna alla mia destra, sul versante sinistro il fogliame è di un verde splendente, al primo sole dopo due mesi di pioggia. Al centro, l’Adige scorre scintillante. E a me nessuno mi aveva detto nulla! La Terra dei Forti è
Enoteca Patrito
Dopo una giornata tra vigneti e cantine di Barolo mi sento davvero sfinito. Ma ho promesso ad Aldo Vajra di accompagnarlo ad una degustazione a Cherasco, e allora faccio una doccia e sono pronto. Lui passa a prendermi, più stanco di me, gentile come sempre, e sulla strada ci fermiamo in trattoria. Al tavolo di fronte al nostro c’è un avventore di Torino, che chiede “la barbera dell’altra volta”. Ovviamente
Soave in 3D
Il Soave in 3D lo sa solo Iddio cosa sia. O forse qualcuno che è stato attento alle spiegazioni del buon Lorenzoni c’è stato, e qualche informazione sul web la trovate pure, ma io ero impegnato con una mano a girare il video, con l’altra a fare foto, con i mignoli stringevo calici di Soave, e intorno mi giravano belle fanciulle. Insomma, lo confesso, ero distratto. Ma posso sempre fare come facevo
Cantina Negrar
Potevo mai raccontare il vino italiano senza parlare della Valpolicella? E come entrare in un territorio così complesso sapendone poco o niente? Nei prossimi mesi dovrò approfondire l’argomento, e ho deciso così di affidarmi per i miei primi passi a Daniele Accordini, enologo, direttore della Cantina Valpolicella Negrar e vice-direttore del Consorzio Tutela Vini della Valpolicella. Una vita in azienda, tra cantina e vigna. E allora chi meglio di lui