La sala degustazione della Tenuta Pfitscher, tutta vetro e acciaio, dà la sensazione di trovarsi in una cabinovia, poco prima del balzo nel vuoto. Sotto, un mare di vigne e la valle dell’Adige. Ad attendermi lì c’è Daniel, giovane esponente della famiglia Pfitscher. È lui a occuparsi del commerciale, e ha tutte le caratteristiche per riuscirci bene: giovane, elegante, spigliato, passerò con lui un paio d’ore molto piacevoli. «La Tenuta
Cantina Girlan
Ha un aspetto austero, la Cantina Girlan di Cornaiano. Sarà la giornata grigia, o le mura dell’edificio anch’esse grigie punteggiate da finestre piccole, ma l’impressione è quella di entrare in un convento. Anche l’enoteca ha volte grigio-scure, ma i faretti che illuminano lunghe file di bottiglie e una musica lounge mi fanno sperare che uscirò di qui dopo una buona bevuta, invece che dopo qualche penitenza. Ad attendermi c’è Gerhard
Wagyu Suedtirol
È appena un ragazzo, Stefan Rottensteiner, ma nel suo lavoro ha già l’esperienza di un veterano. Ha iniziato a lavorare nell’allevamento di vacche da latte del padre, a Collalbo, su al Renon. Poi, otto anni fa – a soli diciannove anni – ha deciso di puntare alla produzione di carne acquistando delle Wagyu, razza giapponese rinomata per la bontà delle sue carni. I muscoli di questi animali hanno infatti una
Tiefenbrunner
La Tenuta Tiefenbrunner è a Niclara, frazione di Cortaccia, Bassa Atesina. Il cuore della tenuta è il Castel Turmhof, e le vigne sono sparse tra Niclara, Cortaccia e Magrè. Le uve provengono da venticinque ettari di proprietà e da circa cinquanta di conferitori d’uva fidati. L’azienda vinicola è del 1848, oggi siamo alla quinta generazione di produttori. È condotta da Sabine e Christof Tiefenbrunner, che nel 2000 ha ricevuto il
Falkenstein
Naturno, Monte Sole della Val Venosta. Nuvole bianche e basse si stagliano sul fondo verde scuro dei boschi di conifere. Sono nell’azienda Falkenstein, in attesa di Franz Pratzner, il titolare. Quando arriva, ho subito un’impressione di forza, spalle larghe e andatura da rugbista. Ha un bel sorriso, con gli occhi azzurri che si riducono a due fessure. Dev’essere un tipo coraggioso, se a fine anni ’80 ha avuto l’animo di
Lieselehof
«Sono un perfezionista, fare vino è una lotta contro gli errori. Non è un prodotto qualsiasi, se sbagli non puoi rimediare, devi aspettare un anno. Allora bisogna eliminare gli errori in anticipo, pianificando ciò che è realizzabile, accettando quel tanto di rischio necessario per fare grandi cose». C’è tutto Werner Morandell, tenuta Lieselehof a Caldaro, in queste frasi; un uomo pratico, bravo nel suo lavoro, sempre alla ricerca del meglio.
Cantina San Paolo
Neanche il tempo d’arrivare che Wolfgang Tratter, l’enologo della Cantina San Paolo, ci carica in auto insieme a un paio di ceste cariche di bottiglie e bicchieri. È impaziente di farci assaggiare il vino di punta della cantina, il Pinot bianco Sanctissimus, e ha deciso che la cosa migliore è farlo proprio nella vigna in cui viene prodotto. È su una collina appena fuori dal paese, a 400 metri d’altitudine.
Pacher Hof
Fu Josef Huber, nel 1849, a cambiare la storia del maso Pacher. Una storia lunga, i primi documenti della famiglia Pacher risalgono al 1142, precedenti anche alla fondazione della vicina abbazia di Novacella. Josef sposò Maria Pacher, e oltre a cambiare il cognome della famiglia diede una svolta alle attività in campagna. Era un viticultore, di quelli curiosi, un pioniere nella Valle Isarco. Impiantò le vigne e per tutta la
Erbhof Unterganzner
L’Erbhof Unterganzner poggia sulla roccia porfirica della riva sinistra del fiume Isarco. Al primo mattino le acque luccicano come argento vivo, portando a valle un soffio d’aria fredda. Erbhof significa “maso avito”,titolo che spetta alle aziende con più di duecento anni di storia. E l’Erbhof Unterganzner fu acquistato dalla famiglia Mayr nel 1629, e da allora tramata di padre in figlio. Oggi a condurla è Josephus Mayr, ma in cantina
Castelfeder
« Per la nostra famiglia, vite e vino sono diventati un progetto di vita. L’azienda fu fondata nel 1969 da mio nonno Alfons, con quindici ettari intorno alla collina di Castelfeder, ad Egna, dove ancora oggi si trova la gran parte dei nostri vigneti. Mio padre Günther ha preso le redini dell’azienda nell’89, mentre io sono subentrato nel 2005, e seguo tutta la parte tecnica. Subito dopo è arrivata mia